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TESTO Commento su Gc 5,2

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Giovedì della VII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (22/05/2008)

Brano biblico: Gc 5,2 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Le vostre ricchezze sono imputridite, le vostre vesti sono state divorate dalle tarme; il vostro oro e argento sono consumati dalla ruggine; la loro ruggine divorerà la vostra carne.

Come vivere questa Parola?

Una 'scudisciata' questo testo, vero? A volte la Parola di Dio ha espressioni violente ma come certe amarissime medicine, che ti dispiacciono assai ma per farti del bene.

I destinatari sono i ricchi, solo i grandi ricchi? Direi che sono ricchi e poveri, e tutti noi quando viviamo tenacemente bramosi di 'avere', di 'possedere' e teniamo in gran conto le nostre ricchezze come il vero bene, il tesoro della nostra vita: un tesoro che ci guardiamo bene dal voler condividere con gli altri.

La linea di demarcazione tra ricchi e poveri non passa attraverso le differenze sociologiche. Ho conosciuto ricchi dal cuore aperto a condividere tutto, veramente poveri nello spirito, e ho incontrato poveri bramosi di possesso e che, ottenuto qualche bene di fortuna, erano del tutto refrattari ad aiutare altri.

Oggi soprattutto, in cui il male che grida vendetta a Dio, è l'ingiustizia di un mondo che sembra organizzato a rendere i ricchi sempre più ricchi a scapito dei poveri sempre più poveri, s'impone una presa di coscienza lucida e operativa. Dice bene una canzone famosa: "Se qualcuno ha dei beni e chiude il cuore a chi è nel dolore e nel bisogno, la carità di Dio non può dimorare in lui".

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi lascio 'percuotere in faccia' dalla situazione odierna; non per farne lamento né per rattristarmi, ma per illuminarla con questa parola forte di Giacomo. Perché quel tanto o poco che possiedo non 'imputridisca', mi metto anzitutto nella posizione giusta. Che cosa è veramente mio? Tutto, assolutamente tutto mi è stato consegnato da Dio.

Signore, tu mi hai donato la vita e quel che mi serve per viverla in modo sano e sereno. Fa' che di essa e di ogni altro bene io mi senta amministratore e non possessore. Fammi vero uomo, vera donna e libero/a perché col cuore e le mani intente a donare.

La voce di una santa di oggi

Quando le cose si impadroniscono di noi, diventiamo molto poveri. Dobbiamo liberarci dalle cose per essere pieni di Dio.
Madre Teresa di Calcutta

 

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