TESTO Commento su Giovanni 13,16-20
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Giovedì della IV settimana di Pasqua (17/04/2008)
Vangelo: Gv 13,16-20
Dalla Parola del giorno
In quel tempo, dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: " In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose sarete beati se le metterete in pratica."
Come vivere questa Parola?
Giovanni, il discepolo che più di ogni altro è riuscito a entrare nelle profondità del cuore di Cristo, "il discepolo che Gesù amava" nel raccontarci l'ultima cena, stranamente, non ci parla dell'istituzione dell'Eucaristia. Si attarda, invece, a descriverci, quasi al rallentatore, il gesto della lavanda dei piedi. Sembra che una spiegazione per questa scelta dell'evangelista stia nel fatto che ai tempi della Chiesa primitiva era necessario sottolineare la pratica della vita come concretezza e verità di un cammino spirituale. Era importante capire che non ci poteva essere comunione con il Signore Gesù se non venivano stabiliti, in contemporanea, la comunione e il servizio del fratello.
Il valore simbolico della lavanda dei piedi aveva però bisogno di una spiegazione, sia per gli apostoli, sia per tutti noi che saremmo venuti dopo affinché la pedagogia del gesto indicasse ancora più chiaramente l'atteggiamento evangelico che avrebbe dovuto identificare chi vuol seguire il Maestro.
Allora Gesù illumina la via dell'umiltà, di chi non si fa protagonista ad ogni costo, ma si riserva la posizione del minore, di chi è povero nel suo spirito, di chi non si crede superiore a qualsiasi altro.
Speranza e promessa di questo agire evangelico è la benedizione, la beatitudine, la felicità, che ogni essere umano cerca solitamente presso altre fonti e invece si trova nell'inchinarsi di fronte al fratello.
Nella preghiera di oggi chiederò al Signore di concedermi pensieri di minorità che riescano a illuminare i limiti e le ricchezze della mia vita per poter cantare con Maria la canzone del Magnificat.
Parole di un monaco
Gesù, il Kyrios, il Signore, lava i piedi ai discepoli. Gesto anomalo gesto paradossale che capovolge i ruoli, gesto scandaloso, come testimonia la reazione di Pietro! Eppure proprio così racconta, "evangelizza" Dio, nel senso che rende Dio "buona notizia" per noi.
Enzo Bianchi