PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Giovanni 20,19-31

padre Paul Devreux

padre Paul Devreux è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

II Domenica di Pasqua (Anno A) (30/03/2008)

Vangelo: Gv 20,19-31 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 20,19-31

19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Gli apostoli sono riuniti in una casa a porte chiuse, per paura dei giudei, cercando di farsi dimenticare da quella folla che urlava contro Gesù. Ciò che li unisce ancora è il loro passato con Gesù, la paura e la sofferenza. Stanno male perché Gesù è morto, per come è morto, per non essere stati capaci di difenderlo, perché Gesù stesso non si è difeso e non ha voluto scappare, perché ora non sanno che cosa fare se non tornare a casa con la coda tra le gambe.

Tutto si aspettavano tranne che di rivedere Gesù, il quale viene in mezzo a loro e porta la sua Pace; ma viene e ci tiene a mostrare le sue piaghe, mentre loro preferirebbero dimenticare quel passato doloroso. Vuole aiutarli a guardarle con uno sguardo nuovo, con una intelligenza nuova; vuole che riescano a vedere in quelle piaghe la massima manifestazione dell'amore di Dio per loro.

La risurrezione non cancella la morte di Gesù, ma la trasfigura, tanto da farla diventare una buona notizia. Forse così sarà anche alla nostra risurrezione, quando voltandoci indietro scopriremo che Dio c'è sempre stato accanto, tranne quando ci portava in braccio. Allora guarderemo diversamente anche a quelle pagine della nostra storia che vorremmo dimenticare e che non riusciamo a benedire. Gesù c'inviterà a ricordarcele e a rileggerle con Lui. Allora capiremo il senso della nostra vita. Esperienza che faremo quando risusciteremo, ma che possiamo già cominciare a fare ora, con l'aiuto dell'ascolto e della preghiera.

Per esempio guardiamo a Tommaso: anche Tommaso riceverà questa pace, secondo il piano di Dio. Gesù amava Tommaso, e lo guardava con simpatia, infatti si farà vedere e toccare accettando la sua richiesta, ma solo dopo averlo educato alla fede e alla speranza durante una lunga settimana di passione, che avrà come frutto che Tommaso sarà il primo a riconoscere in Gesù il suo Signore e il suo Dio, e benedirà l'esperienza di quella settimana. Capirà che Gesù veramente è venuto appositamente quando lui non c'era, ma non per fargli un torto. Tommaso capisce che Gesù c'era quando lui si è arrabbiato, quando ha pensato peste e corna di Gesù, quando stava male pensando che forse non era degno di quell'apparizione, quando piangeva; Tommaso capisce dalle parole di Gesù che Lui c'è sempre e, che lo ama e perdona sempre, che desidera solo il suo bene; ecco perché lo chiama "Mio Signore e mio Dio".

Gesù dice: "Pace a voi", e questa pace arriva, frutto della sua presenza tranquilla, sicura, che neanche la morte ha potuto cancellare; questa Pace può arrivare anche a noi, perciò diciamo tutti insieme: "Vieni Signore Gesù".

 

Ricerca avanzata  (54727 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: