TESTO Commento su Giovanni 11,45-56
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Sabato della V settimana di Quaresima (15/03/2008)
Vangelo: Gv 11,45-56
"Da quel giorno decisero di ucciderlo". E' impressionante che in un momento della storia umana l'uomo abbia deciso di uccidere Gesù, Dio stesso. Che ci sia stato un momento in cui si è presa questa decisione con lucidità, non per un momento di rabbia, di odio... ma con lucidità, la lucidità perversa del demonio.
E questo si ripete ancora nella storia, ogni volta che con lucidità decidiamo di uccidere il fratello.
Ha iniziato Caino e dopo lui, un po' tutti noi.
Decidiamo di uccidere Dio, ancora oggi, con la nostra indifferenza dinanzi ai milioni di bambini che muoiono di fame.
Decidiamo di uccidere Dio, quando pur sapendo che milioni di persone muoiono per la mancanza di una medicina, questa rimane inutilizzata nell'armadietto ripieno dei medicinali di casa.
Decidiamo di uccidere Dio, quando buttiamo nella spazzatura il pane avanzato, perché non abbiamo fame.
Decidiamo di uccidere Dio, quando non prendiamo posizione dinanzi alla verità e lasciamo che il fratello sia giustiziato ingiustamente.
Decidiamo di uccidere Dio, quando pur avendo tanto tempo libero, passo intere giornate davanti al televisore, in un bar, mentre milioni di fratelli hanno bisogno del nostro tempo, delle nostre forze... Perché, lui ci dice: tutto ciò che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli l'avete fatto a Me."
Parola chiave: Attento a non uccidere Dio