TESTO Commento su Marco 4,21-25
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Giovedì della III settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (31/01/2008)
Vangelo: Mc 4,21-25
Dalla Parola del giorno
Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O non piuttosto nel lucerniere?
Come vivere questa Parola?
Una paraboletta breve, ma che evoca un quadro efficace. Vedi anzitutto il gesto folle di chi accende una lampada e poi la nasconde sotto l'armadio. Poi vedi la stessa persona che ora decide di mettere il lume sotto il letto.
Ma c'è anche chi afferra il lucerniere per metterlo al centro della stanza, e rende tutto luminoso l'ambiente, appoggiandovi sopra la lampada.
Ecco, la luce è la rivelazione che Gesù ha compiuto attraverso il suo mistero pasquale e i suoi insegnamenti. È la luce dell'immenso Amore di Dio che, senza aspettare d'essere amato da noi, per Primo ci ha amati. Il senso profondo della vita è qui. Ma bisogna lasciarsi illuminare. Non mettere sotto l'armadio dei tuoi piccoli interessi questa luce di verità che investe, per la gioia, il tuo vivere.
Non nascondere sotto il letto dei tuoi comodi più egoici, la lampada della Parola che, se ti esponi ad essa con cuore libero, ti infonde coraggio e vigore. L'espositore, il lucerniere sei tu stesso, se hai il coraggio di accogliere la lampada della Parola e di metterla in pratica.
Oggi, nella mia pausa contemplativa, nell'interiorizzare tutto questo prendo atto di quanto sia importante, oggi, non solo ricevere luce dall'Alto ma diventare Luce del Signore là dove vivo.
Signore, non per me stesso, ma per illuminare consolare testimoniando e aiutando, alimento la mia lampada, prolunga il Tuo essere Luce in me.
La voce di un grande santo
Dobbiamo essere lux mundi, ovvero lucerna ardens in domo Dei, perché un cristiano viene osservato da mille e mille, e guai se non risplende.
Non dimenticate che dovete essere ovunque cristiani, vale a dire: sale nei discorsi e luce colle buone opere.
San Giovanni Bosco