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TESTO Madre che sorride all'umanità

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Maria Santissima Madre di Dio (01/01/2008)

Vangelo: Lc 2,16-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 2,16-21

In quel tempo, [i pastori] 16andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

21Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Fratelli nella fede, accanto a Gesù e a Maria non possiamo non essere felici: loro ci comunicano pace, ci infondono speranza e amore. E come sarebbe bello, anche per noi, fermarci lì vicino a loro e lasciare che per un po' tutto il resto passi in secondo piano. Perché, forse, il problema sta proprio qui: risucchiati dagli impegni di ogni giorno, alle prese coi problemi familiari, economici, sociali, noi spesso non troviamo più, come i pastori, il tempo e la voglia di fermarci ad adorare il mistero di Dio che viene a noi in Maria. Questi avvenimenti di cui parla il Vangelo ci sembra di conoscerli fin troppo bene. Abbiamo fatto l'abitudine alle cose di Dio e per questo la sua Parola non sempre riesce a lasciare un segno sulla nostra anima. I pastori, nella loro semplicità, hanno saputo vedere ciò che tanti sapienti, intellettuali di oggi non riescono più a vedere: hanno trovato il Signore, lo hanno adorato e ne sono rimasti conquistati. Ecco perché se ne sono tornati da quella grotta "glorificando e lodando Dio".

"Gli fu messo nome Gesù". È un nome che chissà quante volte abbiamo pronunciato. Ma forse non sempre abbiamo chiesto davvero che cosa significhi questo nome? Gli studiosi di lingue semitiche vi trovano due significati strettamente connessi tra loro. Il primo è un'invocazione: "Signore salvaci!". Il secondo è la risposta a questa invocazione: "Il Signore è la salvezza". Nel nome di Gesù vi è dunque il grido dei poveri e la risposta al grido dei poveri. La Chiesa affida a Maria, la madre di Dio e la madre dell'umanità, i primi passi dell'anno civile. "Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio" (Mt 5,9). Maria, per la sua universale missione di madre, veglia sulla pace di tutti i suoi figli e custodisce, con cuore di madre, la sorte dei piccoli e degli abbandonati.

Maria è la creatura tutta singolare, perché si trova Dio e noi. Vuole che Dio sia conosciuto, amato ed adorato, ma vuole anche che noi ci salviamo, andiamo in paradiso, e ci riusciremo solo se conosceremo, ameremo ed adoreremo sempre più Dio. Ella ha ricevuto da Dio quelle perfezioni che convengono solo a una Madre di un Dio, per questo Maria è grandissima. La Sua santità è così alta che sfiora l'infinito. In Maria "Dio Si fa Uomo, l'uomo diventa Dio. Il Cielo si abbassa, la terra s'innalza; Dio ha una Madre, una Vergine ha

Dio per Figlio, gli Angeli stupiscono, la terra esulta, trema l'inferno. Tutto è salvo... Un sì di Maria permette l'Incarnazione del verbo Eterno e salva l'universo" (Cornelio A. Lapide).

Maria è la Casa d'oro e vivente dell'incarnazione Divina. Maria è la casa di santità, del sacrificio, di preghiera, la Casa di Dio. Ella è il Tesoro di tutti i beni celesti; il Tesoro di bontà e di Grazia. Maria è Creatura specialissima, creta con potenza, sapienza e bontà di Dio, in cui trovano riparo e salvezza i figli disperati. È il giardino fiorito, da dove germogliò il Fiore più prezioso e più bello: Gesù. È l'Orto fruttuoso, che produsse quel Frutto Divino dolce e sazievole, che è l'Uomo-Dio. Sì, per la nostra consolazione e conforto, la Grandezza e la Dignità di Maria è senza uguale, fino a toccare i limiti dell'infinto, perché Lei è la madre di Dio.

Vicino alla tua culla, bambino di Betlemme, gli angeli cantano, i pastori raccontano ciò che hanno veduto, Maria e Giuseppe stanno in silenzio e adorano il Verbo di Dio fatto carne.

Fa', o Signore, che anch'io sia come Maria e Giuseppe, silenzioso adoratore del tuo mistero. Non ti chiedo di sapere tutto di te, non ti chiedo di spiegarmi il tuo modo di nascere, di vivere e di morire. Ti chiedo solo, in questo primo giorno di un anno nuovo, di adorare la tua presenza, lasciando a te guidare gli eventi della mia vita e della vita del mondo. È importante perciò che, pronunciando il nome di Gesù, affidiamo a lui questa invocazione: Che la benedizione di Dio riposi su di noi. Che la luce del suo volto illumini il nostro volto. Che la luce, la tenerezza e la pace di cui godiamo diventino luce, tenerezza e pace per tanti i nostri fratelli che gridano: "Signore, salvaci!".
Sia lodato Gesù Cristo!

 

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