TESTO Commento su Dn 6,14
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Giovedì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (29/11/2007)
Brano biblico: Dn 6,14
Dalla Parola del giorno
Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, o re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere.
Come vivere questa Parola?
Questo episodio sembra una favola per bambini affamati di fantasiose avventure. Quello che ci sta dentro è ben altro! Parallelo al racconto dei tre fanciulli fatti gettare nella fornace dal re Antioco, anche quanto qui è narrato ha a che fare con la megalomania di un sovrano potente: Dario.
Il decreto che egli emana è questo: chi rivolge preghiere e suppliche a qualcuno che non sia la sua persona deve essere gettato in una fossa dove sono leoni affamati. Quando viene appurato che Daniele "tre volte al giorno" prega il suo Dio, il decreto di morte è per lui. E Dario, nonostante lo stimi e lo ritenga prezioso per il suo regno, deve dar corso alla sentenza. Ma Dio è più forte delle fauci di leoni affamati. Quando Dario ha di che costatare che Daniele esce dalla fossa incolume, proclama egli stesso che il suo è "un Dio che libera e salva".
Quello che l'episodio sottolinea anche per noi oggi, sono i tre appuntamenti di Daniele alla preghiera di ogni giorno.
Coraggio, coerenza perfino di fronte al pericolo di perdere la vita, sono strettamente legati a quegli appuntamenti.
Oggi, nel mio rientro al cuore, mi lascio interpellare circa il posto che ha la preghiera nella ma giornata. Senza di essa – lo so! – è illusorio credere di sfuggire a quelle fauci di leoni che sono tentazioni o prove e difficoltà varie. Ma ci vuole perseveranza, e non basta un vago desiderio di pregare. Occorrono precisi 'appuntamenti con Dio' in spazi appositamente ritagliati nelle mie giornate.
Dammi, Signore, il realismo di chi, non volendo soccombere ai "leoni" vuole assolutamente attingere da te la forza, nella preghiera perseverante.
La voce di un padre del deserto
Conosci te stesso, e non cadrai mai. Procura lavoro alla tua anima, cioè la preghiera continua e l'amore di Dio, prima che un altro non le procuri cattivi pensieri; e prega affinché lo spirito d'errore si allontani da te.
Abate Epifane