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TESTO Commento su Rm 11,27

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Sabato della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (03/11/2007)

Brano biblico: Rm 11,27 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Da Sion uscirà il liberatore, egli toglierà l'empietà di Giacobbe. Sarà questa la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro peccati.

Come vivere questa Parola?

Più si legge questa pagina più ci si rende conto di quanto siano diverse le vie del Signore dalle nostre, quanto siano imperscrutabili i suoi disegni.

L'alleanza rappresenta un vincolo di amicizia e un impegno di reciproca fedeltà. Nessuno si sognerebbe di stringerla con chi gli volta le spalle e si batte per demolire i suoi progetti. Dio, invece, dichiara che la sua alleanza consiste proprio nel volgersi verso 'l'empietà' di colui che Egli ha scelto e nel distruggerne i peccati.

Dove va, allora, a finire tutto il nostro discorso dei 'meriti'? Già, perché ancora crediamo di avere dei meriti che ci rendono in qualche modo creditori di Dio! Non arriviamo a verbalizzarlo, ma sotto certi atteggiamenti cova questa idea. Per questo ci 'scandalizziamo' e, tacitamente, accusiamo Dio di ingiustizia quando il 'peccatore' non è punito all'istante. Basta pensare a certe reazioni di fronte a notizie sconvolgenti che mettono a nudo la depravazione umana: non vorremmo forse l'immediato annientamento dei colpevoli? Senza rendercene conto prendiamo l'atteggiamento farisaico di chi si sente 'giusto', mentre la radice di quel male affonda nel cuore di ogni uomo, quindi anche nel mio e nel tuo. Non dice la Bibbia "L'istinto del cuore umano è incline al male fin dall'adolescienza" (Gen 8,21)?

Lasciamoci allora afferrare dalla gioiosa constatazione che Dio continua a chinarsi gratuitamente sulla nostra povertà per riconfermarci la sua 'alleanza'.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, proverò a guardare la mia miseria con gli occhi di Dio, allontanando la tentazione di deprimermi. Lascerò, invece, che la consapevolezza e la gioia di essere tanto amato mi afferri e divenga l'unico movente dei miei propositi di bene.

Dio mio, sto per dire una sciocchezza, ma sei tu ad autorizzarmi a farlo: anche il peccato è grazia, perché, nella misura in cui mi ci scopro immerso, comprendo quanto sia grande il tuo amore. Sì, per tuo dono, dall'orrore del mio peccato sgorga la gioia. La gioia di essere tanto amato. Grazie, mio Dio!

La voce di una donna, dottore della Chiesa

Anche se avessi compiute tutte le opere di S.Paolo, mi crederei ancora serva inutile e mi parrebbe di avere le mani vuote; ma è proprio questo che fa la mia gioia, perché, non avendo nulla, riceverò tutto da Dio
S. Teresa di Gesù Bambino

 

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