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TESTO Commento su Es 23,20

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Santi Angeli Custodi (02/10/2007)

Brano biblico: Es 23,20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 18,1-5.10

1In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». 2Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro 3e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. 5E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.

10Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.

Dalla Parola del giorno

Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti nel cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato.

Come vivere questa Parola?

Questo versetto fa parte dell'Esodo e parla dell'angelo che Dio manda davanti al suo popolo. Lo manda come protettore e guida. Dice il Signore: "Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce". Se prendiamo in considerazione tutto il contesto biblico in questa parte veterotestamentaria, ci accorgiamo che Israele è ancora un popolo dal cuore indurito. Deve crescere, purificarsi, vincere la costante tentazione degli idoli per seguire il Dio vivente e "servire a lui solo" se vuole entrare nella terra promessa. Ecco, l'angelo è un intermediario perché il popolo possa entrare in relazione col vero Dio.

La funzione dell'angelo non è cambiata. Noi abbiamo bisogno di Dio più che dell'acqua e dell'aria per vivere. Ma, a volte, quanto fatichiamo a entrare in un rapporto profondo e vitale con lui! La devozione all'angelo custode, se è intesa e vissuta bene (e non come un residuo di creduloneria infantile) ci apre a quei "respiri" di fiducia che fanno più lieve e gioioso il nostro cammino spirituale. È confortante pensare che un angelo è qui, mentre io scrivo queste righe per voi, Amici e servitori della Parola! È qui ad aiutarmi perché veicoli quel che è bene per voi, e non quello che solletica la mia vogliuzza di dire cose belle. È confortante pensare che l'angelo, come facilita il mio entrare nel profondo del cuore per contattare la grande presenza del Signore, facilita anche la mia relazionalità, il mio tendere a diventare umile, mite, capace di ascolto, di comprensione e di aiuto verso tutti.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, penso al mio angelo ricordando Giovanni XXIII, che confidò il suo modo di procedere quando doveva incontrare qualcuno. Il primo approccio era con l'angelo della persona. La relazionalità migliorava con l'aiuto degli angeli: il suo e quello di chi gli stava davanti.

Signore, dammi familiarità con gli angeli, col mio angelo soprattutto. Mi aiutino a spiritualizzare la vita a entrare in contatto profondo con te.

La voce di un Padre della Chiesa

Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita.
S. Basilio di Cesarea

 

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