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TESTO Commento su Col 1,27

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Lunedì della XXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (10/09/2007)

Brano biblico: Col 1,27 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 6,6-11

6Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. 7Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. 8Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. 9Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». 10E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. 11Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

Dalla Parola del giorno

Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero: cioè Cristo in voi.

Come vivere questa Parola?

"Cristo in voi": un breve inciso che rischia di scivolare via senza scalfire, mentre è proprio qui il "segreto" di Dio, quel "mistero nascosto da secoli" che il Padre vuol far conoscere.

Indicibile realtà dell'inabitazione divina, sublime mistero della Chiesa, mistico Corpo di Cristo. Realtà che dovrebbero farci trasalire di gioia e trasfigurare l'intera esistenza.

Cristo vive in me, è più intimo a me di me stesso. L'unione con Lui non è una meta irrealizzabile o raggiungibile solo da pochi, ma un dono che precede il nostro stesso desiderio. A noi non resta altro che accoglierlo con umile riconoscenza e renderci a nostra volta presenti al Presente, cioè rientrare in noi stessi per sostare silenziosi e adoranti là dove Egli dimora. Inizialmente si tratterà di un sistematico rientro al cuore, scandito dai momenti di preghiera, poi un volgere rapidi e frequenti sguardi a Colui che vi risiede, e, infine, uno stabilirsi in Lui, un "vivere con", anzi un "vivere in" Cristo.

E tutto questo perché siamo membra del Corpo Mistico. È nella Chiesa che Cristo vive, e in essa si rende presente in ciascun suo membro. Non vi è quindi spazio per individualismi mistici: si conserva tutta la ricchezza della propria individualità, e unicità, ma di membro che acquista senso e consistenza solo nel suo relazionarsi alla totalità del Corpo. Amo la Chiesa perché amo Cristo e in essa realizzo il mio "essere in Lui".

Oggi, nel mio rientro al cuore, sosterò adorante ai piedi del Maestro e prenderò la risoluzione di vivere con maggior consapevolezza di questa amabile presenza.

Grazie, Signore, per il dono della tua presenza in me e in ciascuno dei miei fratelli, con cui ti prego di aiutarmi a vivere in comunione.

La voce di una santa dei nostri giorni

Non cercate Gesù in terre lontane: Lui non è là. E' vicino a voi. E' con voi. Basta che teniate il lume acceso e Lo vedrete sempre. Continuate a riempire il lume con piccole gocce d'amore e vedrete quanto è dolce il Dio che amate.
Madre Teresa di Calcutta

 

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