TESTO Commento su Matteo 1,1-16.18-23 (forma breve: Matteo 1,18-23)
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Natività della Beata Vergine Maria (08/09/2007)
Vangelo: Mt 1,1-16.18-23 (forma breve: Mt 1,18-23)
Dalla Parola del giorno
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.
Come vivere questa Parola?
Una lunga lista di nomi che converge qui, in questo breve e laconico versetto. E la storia della salvezza, una storia di amore, prende a snodarsi sotto i nostri occhi puntando diritta verso questo punto omega che tutta la illumina. "Gesù chiamato Cristo" ne è il senso ultimo, che tutta la riassume e la rilancia verso la pienezza di un incontro con il Padre. Da Lui la storia riprenderà il suo corso, ma quel "figlio di" ritroverà il suo aggancio vitale, la sua naturale Sorgente. In Gesù, anche noi siamo in qualche modo concepiti nel seno purissimo di Maria, rinati non "dalla carne e dal sangue", ma per opera dello Spirito che Gesù ci ha partecipato. Il suo Spirito che ci fa gridare "Abbà - Padre". Sì, siamo figli di Dio. Una realtà che dovrebbe farci trasalire di gioia e che invece scivola via tra le cose troppo risapute per stupirci ancora. Di questa singolare generazione, Maria è il frutto più eccelso, la primizia e, al tempo stesso, la Madre. Intorno alla sua nascita sono fiorite storie tese a colmare il vuoto di notizie storiche, ma quanto ci è stato rivelato è più che sufficiente per delinearne la grandezza. Il vangelo la indica quale "piena di grazia", "adombrata dallo Spirito", vergine "che ha trovato grazia presso Dio" e a cui ben si applicano a lei le parole di S.Paolo "Quelli che ha predestinati Dio li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati". Contemplando la nascita di Maria, siamo sempre più introdotti in questo mistero di amore preveniente che chiama e giustifica gratuitamente. Che continua a chiamare ogni uomo, perché ogni uomo vuole giustificare e glorificare, restituendolo alla dignità di figlio.
Oggi, nel mio rientro al cuore, mi concederò una sosta contemplativa in compagnia di Maria, questo grembo accogliente in cui continua a prendere volto Gesù, il Gesù mistico che vive anche in me.
Padre d'infinita tenerezza, come non ringraziarti di averci donato in Maria, la Madre. In Lei troviamo la guida sicura che ci addita Gesù e ce ne mostra la via nella docilità piena allo Spirito Santo.
La voce del padre spirituale del monachesimo rumeno
Sapete chi è la Madre di Dio? È la regina della creazione, la stanza dove la Parola di Dio incarnato ha dimorato e attraverso cui la Luce è venuta nel mondo. È la porta della Luce, perché Cristo, la Luce, è entrato nel mondo attraverso di lei. È la porta della Vita, perché Cristo, la Vita, è entrato nel mondo attraverso di lei.
Padre Cleopa di Sihastria