PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Matteo 18,21-19,1

mons. Vincenzo Paglia   Diocesi di Terni

Giovedì della XIX settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (16/08/2007)

Vangelo: Mt 18,21-19,1 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Pietro è pronto a sopportare il torto subito più di quanto richiesto. Ma Gesù risponde abolendo ogni misura. Il perdono è come l'amore, senza limiti. E impone a Pietro di perdonare settanta volte sette, ossia sempre. La parabola narrata da Gesù contrappone alla logica del calcolo e della vendetta, quella dell'amore e del perdono senza limiti. Nel Vangelo è chiara la convinzione che solo in tal modo si disinnesca il meccanismo che rigenera continuamente il peccato, la divisione e la vendetta tra gli uomini. La forza perversa del male, dell'odio, della guerra, non irretisce solo i violenti, essa rende tali tutti coloro che ne sono raggiunti. E li imprigiona in una logica dalla quale non si esce neanche con una misura pure abbondante di perdono quale sono le sette volte di Pietro. Gesù, vedendo la perplessità di Pietro, parla di un re che fa i conti con i servi. Uno ha un debito enorme: diecimila talenti. Il servo abbozza una promessa che non potrà mai mantenere. Tutti siamo dissipatori di beni non nostri. Siamo perciò debitori, come quel servo, ed abbiamo accumulato verso il padrone un debito enorme. Come? Anzitutto credendoci padroni di quello che ci è stato solo affidato. E poi con l'attrazione adolescenziale e sconsiderata per il rischio, che finisce per non dare valore a niente. Oppure con l'ubriacatura dell'abbondanza, che porta solo a consumare le cose come una droga, divenendo succubi della logica della soddisfazione. Gesù ci ricorda che siamo tutti debitori e che solo la compassione del padrone può sanare il debito. Se questa coscienza diventa personale si può trasmettere ad altri la misericordia. Ma se si ritorna prigionieri della stessa mentalità che permette di accumulare un debito enorme, ecco che si guarda con durezza gli altri che domandano qualcosa. Noi che siamo rapidi a difendere noi stessi, sappiamo essere esigenti e inflessibili davanti alle richieste degli altri. La condanna di quel servo è durissima. In verità egli stesso si autoescluse dalla misericordia.

 

Ricerca avanzata  (54940 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: