TESTO Ascolta e guarisci
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Sabato della XVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (11/08/2007)
Vangelo: Mt 17,14-20
La pagina deuteronomistica riporta il testo famoso dello Shema, recitato da ogni pio israelita tre volte al giorno e fondamento non solo della fede giudaica ma anche di quella cristiana: Gesù, infatti, alla domanda di uno scriba di indicargli il primo comandamento della legge, risponde citando proprio questo testo (Mc 12, 28ss.). In tal modo esso viene a configurarsi come la Grundnorm (la norma fondamentale) del credere. Si è già detto dell'applicazione che Gesù fa del passo deuteronomistico, se lì si comporta come un rabbi, con un argomentazione rigorosa, nel vangelo di oggi lo troviamo nella veste di guaritore. Nel libro "Jesus" dello studioso ebreo David Flusser, è detto che: "Se si leggono i tre vangeli senza pregiudizi ci si rende conto che essi nel loro insieme rappresentano non tanto un redentore dell'umanità, quanto un taumaturgo e predicatore ebreo". La radice ebraica di Gesù non solo è evidente, ma è altrettanto innegabile e si manifesta anche nell'episodio proposto dal vangelo. Qui, infatti, la "terra promessa" ci è data come eredità spirituale, non c'è più un luogo fisico, ma la promessa si realizza nella liberazione dal male: in fondo guarire, cacciare i demoni, sono tutte opere che indicano la vicinanza del Regno e la sua progressiva presa di possesso del creato. E questo può essere operato solo dal Messia. Apriamoci fiduciosi all'ascolto del Signore e delle sue parole di vita per manifestare al mondo il suo amore che salva e libera.