TESTO Un cuore unificato
Sacratissimo Cuore di Gesù (Anno A) (07/06/2002)
Vangelo: Mt 11,25-30
25In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Quando nella Bibbia si parla di cuore non si intende, solitamente, quello che intendiamo noi. Nella nostra cultura la parola cuore richiama soprattutto il sentimento, l'affetto, l'amore... In fondo, noi abbiamo un'idea un po' sdolcinata e languida del cuore, un'idea romantica, che è ben lontana da quella proposta nella Bibbia.
Nella Scrittura, infatti, la parola cuore indica il centro dell'uomo, la sintesi di intelligenza, volontà e sentimento, il momento unificante della sua vita... Nel cuore l'uomo esprime se stesso, le sue scelte, la sua speranza.
In questa prospettiva, vediamo come sono principalmente due i tipi di cuore descritti dalla Bibbia: il cuore doppio, da una parte, e il cuore unificato, dall'altra.
Il cuore doppio è il cuore degli empi, è il cuore falso di chi pensa una cosa e ne dice un'altra, predica bene ed agisce al contrario. Questo cuore doppio è sempre instabile, agitato, inquieto: non si fida mai di nessuno, neanche di se stesso.
Ben diverso è invece il cuore unificato: è il cuore del giusto, il cuore attento di chi ha una speranza per la sua vita, e vuole camminare con tutte le sue forze verso questa speranza. Questo cuore unificato sa attraversare anche la fatica e la paura, con coraggio e fiducia.
Appunto così era il cuore di Gesù: unificato, tutto proteso alla speranza che gli veniva dal Padre, attento soltanto alla sua Parola di salvezza. Certo, a volte anche il cuore di Gesù si agitò, a volte anche lui fu turbato dalla paura e dalla tentazione. E tuttavia sempre il suo cuore si ricordò del Padre dei cieli, il Dio fedele che mantiene la sua alleanza e benevolenza per mille generazioni; e sempre questo ricordo diede pace e sicurezza al suo cuore.
Non così invece facciamo noi: il nostro cuore è spesso affannato e preoccupato, è un cuore doppio che si dimentica facilmente delle opere di Dio. Ci accade allora di perdere la speranza, e di smarrire l'orientamento della nostra vita: non sappiamo più quale direzione prendere, ci sentiamo affaticati e oppressi.
Proprio a questa nostra stanchezza viene oggi incontro il cuore di Gesù: venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore. Il cuore di Gesù oggi ci insegna prendere con fiducia il peso della nostra vita, nella certezza che il Padre dei cieli non ci lascerà mai soli.
Chiediamo allora al Signore di trasformare il nostro cuore, di renderlo simile al suo, di unificarlo, al di là della dispersione di ogni giorno. Sì, mostraci, Signore, la tua via, perché camminiamo nella tua verità; donaci un cuore unificato che tema il tuo nome. Donaci il tuo cuore, Signore Gesù: donaci davvero un cuore unificato, pieno di speranza e di fiducia.