Vangelo per

MARTEDÌ DELLA XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO II)

Vangelo: Lc 4,31-37

PASSA AL RITO AMBROSIANO

La Bibbia di Qumran2!

Letture per

Martedì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno II)
(passa al rito ambrosiano)

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Prima lettura (1Cor 2,10-16)

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio.
Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio.
Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato.
Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito esprimendo cose spirituali in termini spirituali.
L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito.
L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. “Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo dirigere?”.
Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.

Salmo responsoriale (Sal 144)

Il Signore è buono e grande nell'amore.

Paziente e misericordioso è il Signore,
lento all'ira e ricco di grazia.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Manifestino agli uomini i tuoi prodigi
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è regno di tutti i secoli,
il tuo dominio si estende ad ogni generazione.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie,
santo in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.

Vangelo (Lc 4,31-37)

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù discese a Cafarnao, una città della Galilea, e il sabato ammaestrava la gente. Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità.
Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: “Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!”.
Gesù gli intimò: “Taci, esci da costui!”. E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: “Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?”. E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione.

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