Vangelo per

29 maggio 2023
LUNEDÌ DELLA VIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO I)

Vangelo: Mc 10,17-27

PASSA AL RITO AMBROSIANO

La Bibbia di Qumran2!

 

Letture per lunedì 29 maggio 2023

Lunedì della VIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I)
(passa al rito ambrosiano)

Letture festiveLetture feriali

Prima lettura (Sir 17,19-27)

Dal libro del Siracide
A chi si pente il Signore offre il ritorno,
consóla quanti vengono meno nella pazienza.
Ritorna al Signore e cessa di peccare,
prega davanti a lui e cessa di offendere.
Fa' ritorno all'Altissimo
e volta le spalle all'ingiustizia;
detesta interamente l'iniquità.
Negli inferi infatti chi loderà l'Altissimo,
al posto dei viventi e di quanti gli rendono lode?
Da un morto, che non è più,
la riconoscenza si perde,
chi è vivo e sano loda il Signore.
Quanto è grande la misericordia del Signore,
il suo perdono per quanti si convertono a lui!
L'uomo non può avere tutto,
poiché un figlio dell'uomo non è immortale.
Che c'è di più luminoso del sole?
Anch'esso scompare.
Così carne e sangue pensano al male.
Esso sorveglia le schiere delle altezze celesti,
ma gli uomini sono tutti terra e cenere.

Salmo responsoriale (Sal 31)

Esultiamo insieme nel Signore che ci salva.

Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa,
e perdonato il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun male
e nel cui spirito non è inganno.

Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: “Confesserò al Signore le mie colpe”
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.

Per questo ti prega ogni fedele
nel tempo dell'angoscia.
Quando irromperanno grandi acque
non lo potranno raggiungere.

Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo,
mi circondi di esultanza per la salvezza.

Vangelo (Mc 10,17-27)

Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?”. Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre”.
Egli allora gli disse: “Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza”. Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: “Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: “Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!”. I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: “Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”.
Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: “E chi mai si può salvare?”. Ma Gesù, guardandoli, disse: “Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio”.

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