Vangelo per

30 luglio 2022
SABATO DELLA XVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO II)

Vangelo: Mt 14,1-12

PASSA AL RITO AMBROSIANO

La Bibbia di Qumran2!

 

Letture per sabato 30 luglio 2022

Sabato della XVII settimana del Tempo Ordinario (Anno II)
(passa al rito ambrosiano)

Letture festiveLetture feriali

Prima lettura (Ger 26,11-16.24)

Dal libro del profeta Geremia
In quei giorni, i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: “Quest'uomo merita una sentenza di morte, perché ha profetizzato contro questa città come avete udito con i vostri orecchi!”.
Ma Geremia rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: “Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città le cose che avete ascoltate. Or dunque migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore vostro Dio e il Signore ritratterà il male che ha annunziato contro di voi. Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, attirerete sangue innocente su di voi, su questa città e sui suoi abitanti, perché il Signore mi ha veramente inviato a voi per esporre ai vostri orecchi tutte queste cose”.
I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: “Non ci deve essere sentenza di morte per quest'uomo, perché ci ha parlato nel nome del Signore nostro Dio”. La mano di Achikam, figlio di Safan, fu a favore di Geremia, perché non lo consegnassero in potere del popolo per metterlo a morte.

Salmo responsoriale (Sal 68)

A te levo il mio grido: ascoltami, Signore.

Salvami dal fango, che io non affondi,
liberami dai miei nemici, Signore,
e dalle acque profonde.
Non mi sommergano i flutti delle acque
e il vortice non mi travolga,
l'abisso non chiuda su di me la sua bocca.

Io sono infelice e sofferente;
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
Loderò il nome di Dio con il canto,
lo esalterò con azioni di grazie.

Vedano gli umili e si rallegrino;
si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,
poiché il Signore ascolta i poveri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

Vangelo (Mt 14,1-12)

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: “Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui”.
Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello. Giovanni infatti gli diceva: “Non ti è lecito tenerla!”. Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta.
Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodiade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato. Ed essa, istigata dalla madre, disse: “Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista”.
Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data e mandò a decapitare Giovanni nel carcere. La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre.
I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù.

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