Gesù: "Sono tutti miei" (it)
XXXI Domenica t.o. - C
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Alcune chiavi di lettura dell'immagine
Quando si perde qualcosa si può andare all'Ufficio oggetti smarriti; a volte vi troviamo quello che abbiamo abbandonato o dimenticato in un certo luogo.
Ma cosa succede quando invece di un oggetto ci siamo persi noi stessi, come è successo a Zaccheo? Non dobbiamo preoccuparci: Gesù ci vuole, ci ama e gli apparteniamo. Lasciamoci trovare. Non nascondiamoci. Dobbiamo sapere, che tutto ciò che è "perso" è di suo gradimento. Dobbiamo lasciarci incontrare e metterci nelle sue mani.
modifica spagnolo-italiano a cura di Anna Salafia
Temi: oggetti smarriti, gesù, zaccheo, chiamata
1Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, 2quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. 5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 10Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Autore: Patxi Velasco Fano (home page)