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1. Il muro. Laboratorio con ragazzi delle superiori
Costruiamo ponti abbattiamo i muri. Dalla storia contemporanea a noi stessi con i nostri muri.
Obiettivo: la conversione che abbatte i muri
Temi e valori: conversione, apertura
asdf
Ambito pastorale: catechesi
Destinatari: ragazzi, adolescenti
Abbiamo iniziato l'attività preparando una scheda storica con immagini del muro di Berlino; passando per la storia si mettono in evidenza altri muri del passato, come la grande muraglia cinese, il vallo di Adriano, il muro del pianto a Gerusalemme, i muri dei campi di concentramento, per poi passare ai muri contemporanei: Peaces lines in Irlanda del Nord, il muro dei caduti del Vietnam,...
Durante gli incontri sucessivi abbiamo programmato un film a tema: "Il tunnel della libertà" sul muro di Berlino, un film sui campi di sterminio, uno sul vietnam... Per ogni film abbiamo utilizzato una scheda per animare il dibattito con i ragazzi, cercando di portare il discorso sul personale.
Al termine del percorso abbiamo appeso al muro dell'oratorio un cartellone con gli slogan dei ragazzi sul tema del muro, con al centro la foto di Giovanni Paolo II.
L'idea è stata fornita da Diletta Gobbi Garavelli, ed è attiva dal 22/09/2015
2. Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede
dal Messaggio del Papa per la XXVI Giornata della Gioventù
Obiettivo: Far compiere un itinerario alla scoperta della propria fede
Temi e valori: fede, fiducia, carità
asdf
Ambito pastorale: catechesi, carita, preghiera
Destinatari: ragazzi, adolescenti, giovani
Nel messaggio del Papa ho trovato un forte invito per i giovani a far maturare la propria fede e farla diventare adulta, così ho pensato questo itinerario, in tre parti, per progettare un ritiro sulla Fede.
Un primo momento in cui presentare la Fede come "fiducia in Dio", prendendo come riferimento esplicativo la figura dell'ALBERO. Far riflettere i ragazzi sul fatto che estendere le radici in Cristo, come fa l'albero nell'acqua, significhi instaurare una relazione personale con Gesù. Legato a questo tema FEDE-FIDUCIA, si può far fare un gioco sulla fiducia che permetta poi una discussione in gruppi. Il brano del profeta Geremia(17,7-8) può essere usato per un momento di preghiera e come segno da utilizzare per questa o per una Messa si può usare un RAMO.
In un secondo momento, guardare alla FEDE-FONDATA, cioè alla fede come qualcosa che ha bisogno di essere costruita giorno per giorno, mattone su mattone, a partire dalle "fondamenta" che devono essere forti e salde. Come immagine di ciò si potrebbe usare la CASA, disegnata su un cartellone alla cui base far attaccare ai ragazzi, piccole pietre che vadano a costruirne le fondamenta. Le pietre possono essere paragonate alla Parola di Dio, la Roccia, su cui va costruito l'edificio della propria fede. Per la preghiera in questo caso può essere utilizzato il brano di Lc. 6, 47-49 e come segno si può usare l'elemento del CEMENTO che in una casa è fondamentale per tenere insieme i mattoni. Il cemento lo paragonerei ai vari Sacramenti che "rin-saldano" la nostra fede. L'Eucarestia è il sacramento dell'unità, la Cresima fortifica la fede, la Confessione (come le siringate di cemento armato) permette di ricucire le fratture fatte dal peccato.
Come terzo momento si può guardare alla FEDE-OPEROSA e la riflessione può ruotare intorno al fatto che la fede ha bisogno di rendersi visibile attraverso le opere, la carità verso gli altri. Come conclusione di questo itinerario, magari nella preghiera o Messa finale, si possono riprendere il Ramo e la Casa, o uno dei due, arricchendo di "fiori o frutti" il primo e spalancando porta e finestre della Casa (dove porta e finestre apribili erano già predisposte), trasformandola in accogliente e ospitale per gli altri.
L'idea è stata fornita da sr. Chiara Meucci, ed è attiva dal 17/03/2011
3. la festa del perdono
il Padre ti accoglie
Obiettivo: interpretazione scenica della parabola: silenzio assoluto solo il lettore legge le parti della parabola inerenti all'azione.
Temi e valori: visualizzare la caduta, il ripensamento, l'accoglienza del Padre
asdf
Ambito pastorale: catechesi
Destinatari: bambini
dieci bambini si mettono l'uno di fronte all'altro e con le braccia alzate riuniscono le mani palmo contro palmo: formano una casetta da cui escono il padre e i due figli, vestiti di una tunica bianca (lenzuolo con buco). Un lettore legge versetti del Vangelo inerenti. Il giovane parte e poco oltre alcuni personaggi vestiti di scuro lo circondano e gli lasciano sulle spalle strisce di stoffa strappata di colori scuri. La narrazione continua. poco oltre una dozzina di bambini seduti a terra dandosi le mani formano un recinto. Dopo due giri intorno il giovane entra e mima il suo stato progressivamente dubbioso.Poi riparte. Intanto dalla casetta il Padre ogni tanto esce e scruta l'orizzonte. quando vede che il figlio esce dal recinto gli si fa incontro con gioia: il figlio fa per mettersi in ginocchio ma lui non vuole. Intanto dalla casetta esce, scuro in volto, il fratello. Arrivati alla casa padre e figlio maggiore si parlano animosamente; poi la casetta si disfa e tutti ballano intorno ai tre con aria di festa
L'idea è stata fornita da mimma cattaneo, ed è attiva dal 08/04/2010
4. Presepio storico
Il Bastone di Abramo
Obiettivo: raccontare la storia della salvezza
Temi e valori: trasmissione della fede nel passaggio delle generazioni
asdf
Ambito pastorale: catechesi
Destinatari: bambini
Con un gruppo di quarta elementare abbiamo in avvento ideato un progetto presentato ai genitori l'ultimo incontro di catechismo prima di Natale.Si tratta di un cartellone dove è rappresentata in lontananza la capanna di Gesù,e da qui parte una strada grande e centrale animata dai personaggi della storia della salvezza.Ogni bambino aveva un personaggio particolare in ordine Abramo, Isacco, Giuseppe, Mosè, Davide, Isaia, Samuele e Anna,fino ad arrivare ai pastori alla Sacra Famiglia posta al centro della capanna con e re magi in lontananza.
I bambini hanno colorato i personaggi che sono stati presi da varie riviste di catechismo si possono adottare dei libri l'importante è ritagliare i vari personaggi e incollarli intorno alla strada con una sequenza storica da Abramo a Gesù. I genitori ci hanno aiutato per lo sfondo del presepio,con colori sfumati,molti belli infine è stato plastificato accanto a ogni personaggio la foto dei bambini.Una storia inventata da noi che si chiama:"il bastone di Abramo"ha accompagnato tutta l'animazione.Ogni bambino ha letto una parte che riguarda il suo personaggio.E' la storia di un bastone che da Abramo viene consegnato a Isacco poi a Giacobbe così via. Il bastone che Giuseppe consegnerà a Gesù vero pastore guida di salvezza per tutto gli uomini:i vescovi hanno un bellissimo bastone pastorale sono i successori degli apostoli a loro spetta il compito di guida e pastori della chiesa.Questa storia è stata rilegata in un libretto con il disegni dei bambini che illustravano la storia e immagini di Giovanni Paolo II appoggiato" al bastone" della croce,e al muro del pianto di Gerusalemme quando depone una preghiera e si appoggia a un bastone.
Clicca qui per scaricare la storia.
L'idea è stata fornita da Diletta Gobbi Garavelli, ed è attiva dal 19/01/2010
5. Celebrazione Penitenziale drammatizzata
Il peccato spiegato come lo spegnere la luce della vita divina battesimale in noi e la Riconciliazione la riaccende.
Obiettivo: Far sì che i bambini della prima confessione o prima comunione capiscano che il peccato ci toglie il dono della vita divina ricevuta con il battesimo e che occorre confessarsi perché questa riviva.
Temi e valori: battesimo, peccato, riconciliazione, luce
asdf
Ambito pastorale: catechesi, liturgia
La Celebrazione Penitenziale può avere questi elementi plastici:
1. Prima dell'annuncio della parola i bambini ricordano il loro battesimo versando nel fonte battesimale una piccola quantità di acqua benedetta ed accendono al cero pasquale un lumino che reca il loro nome, e lo depongono sull'altare.
2. Dopo il Vangelo l'omelia inizia con alcuni gustosi e sintetici sketch (possono essere eseguiti dalle catechiste, o da giovani): ogni sketch mette in evidenza una situazione di peccato, e ad ogni sketch vengono spenti alcuni dei lumini accesi dai bambini, in maniera che al termine degli sketch siano tutti spenti. Ogni sketch dura una decina di secondi, e vanno presentati in stretta sequenza uno dopo l'altro.
Alcuni esempi di sketch:
- Un bambino gioca con il Nintendo, e sua mamma gli chiede di aiutarlo a preparare da mangiare, ma lui dice che ha da finire il gioco e non l'aiuta.
- Due bambini parlano di cosa fare, uno dice che è domenica e che va a Messa, ma l'altro lo convince ad andare con lui a fare le vasche al centro commerciale.
- Un ragazzo sta pregando, ed interrompe sistematicamente le preghiera per scrivere un messaggio, rispondere a un altro, mettersi le cuffie della musica, ecc.
- Due ragazzi iniziano a discutere e finiscono litigando.
- Due ragazzi che stanno chiaccherando fanno finta di non vedere una vecchietta che passa e che ha visibilmente bisogno d'aiuto
- Due amiche parlano delle loro prossime vacanze, e una delle due risolve di sistemare nel ricovero la sua mamma anziana per potersi fare le vacanze in Egitto.
- Un bambino timido viene preso in giro da due compagni di scuola.
3. L'omelia che segue prende spunto dagli sketch (oltre che dalle letture) per far notare come in conseguenza dei peccati si spegne la luce di Dio in noi, e bisogna riaccenderla. Come? con la Riconciliazione.
4. Dopo le confessioni individuali, ogni bambino esprime un ringraziamento e riaccende al cero pasquale il lumino con il suo nome. Il sacerdote può mettere in evidenza che la Riconciliazione ha fatto riaccendere in noi la luce di Dio che avevamo ricevuto nel battesimo.
L'idea è stata fornita da don Paolo Benvenuto, ed è attiva dal 11/05/2009
6. Prepararsi alla venuta del Signore
lezione di catechismo/traccia per ritiro
Obiettivo: Riflettere sull'attesa
Temi e valori: attesa, veglia, luce, fede, esperienze
asdf
Ambito pastorale: catechesi
Destinatari: bambini
Prepararsi alla venuta del Signore
1. I bambini entrano uno alla volta nell’aula (resa completamente buia con alcuni teli sulle finestre), si affronta un percorso a ostacoli al buio con un catechista vicino che aiuta con una torcia, poi ognuno arriva al suo posto e aspetta che anche tutti gli altri abbiano completato il percorso.
2. Restando al buio, con la sola luce delle torce in mano ai catechisti, i bambini riflettono sulla guida di alcune domande:
A cosa serve la luce?
Esistono luci che indicano qualcosa?
Esistono luci che indicano qualcuno?
(Guardiano, ecc…)
3. VIGILATE (viene consegnato un piccolo foglietto con la parola “VIGILATE”)
4. Seconda riflessione:
Qualcuno ha preparato il percorso e vi è stato vicino con una luce mentre lo percorrevate al buio. Gesù è sempre con noi.
5. PREPARATE LA VIA (viene consegnato un foglietto con la scritta “PREPARATE LA VIA”)
6. Terza riflessione:
Quando siamo arrivati al posto, come ci siamo sentiti? E quando si aspetta una sorpresa, un dono, come ci sentiamo a seconda che sia bella o brutta? Noi aspettiamo Gesù, quindi siamo contenti.
7. RALLEGRATEVI (foglietto)
8. Quarta riflessione:
Se siamo in montagna e vogliamo raggiungere la vetta insieme ai nostri amici, cosa facciamo? Dobbiamo camminare insieme e aiutare chi fa più fatica.
9. CAMMINARE (foglietto)
10. Si accende la luce.
Quinta riflessione:
Cosa avete provato quando è stata accesa la luce? Era difficile stare al buio? Qualcuno si è stancato di stare al buio? Siamo stati pazienti mentre aspettavamo che si riaccendesse la luce? Per ottenere un regalo, come bisogna comportarsi? Per i cristiani c’è un tempo liturgico per l’attesa, come si chiama? Come lo viviamo? Ci sono delle persone che prima che nascesse Gesù ( e prima che cominciasse a predicare) già avevano parlato a nome di Dio e avevano promesso l’arrivo del Messia. Chi sono queste persone? Come vengono chiamate? Qual è la qualità essenziale per saper aspettare?
11. SAPER ATTENDERE (foglietto)
12. Vengono presentati due nuovi personaggi: Elisabetta e Zaccaria. (immagine)
Qualcuno li conosce? Qual è la loro storia? Chi è loro figlio? Cosa c’entrano con Gesù e la sua famiglia?
13. Giovanni Battista. (immagine)
Chi è? E’ lo stesso Giovanni che Gesù ha incontrato sul mare di Galilea? Perché è chiamato “Battista”? Cosa dice Giovanni? Chi è il personaggio che Giovanni afferma essere più grande di lui? Perché Giovanni non piace a Erode? Giovanni è un profeta?
14. Giovanni, come attende Gesù?
15. Sesta riflessione:
Se dobbiamo andare in montagna, che cosa ci portiamo? E se invece andiamo al mare? Prima, quando dovevamo camminare al buio, che cosa e chi ci ha aiutato a non cadere? Un catechista funge da manichino e mentre si parla della montagna o del mare qualcuno lo “veste” con alcuni indumenti/accessori simbolici (maglione, giacca, guanti, sciarpa/maschera, occhiali da sole, ciabatte).
16. Ultima riflessione:
E noi? Come ci prepariamo per affrontare il cammino verso Natale?
17. PREPARARSI ALLA VENUTA DEL SIGNORE (foglietto)
N.B.
Per fare una cosa più carina, le “parole chiave” si potrebbero scrivere sullo stesso foglio, sul cui retro può essere incollata/stampata un’immagine di Gesù (possibilmente bambino), di modo che, quando si tagliano i foglietti con le singole parole, l’immagine si rompa in tante piccole parti, che alla fine, in mano ai bambini, formeranno un puzzle con l’immagine di Gesù.
L'idea è stata fornita da Erica, ed è attiva dal 07/03/2008
7. L'album di famiglia
chi sono e da dove vengo
Obiettivo: Aiutare un gruppo che si sta formando a socializzare, conoscersi ed abilitarlo alla condivisione
Temi e valori: condivisione, conoscenza, comunione,
asdf
Ambito pastorale: catechesi
Destinatari: ragazzi, adolescenti, giovani
Si invitano i ragazzi/giovani a portare l'album di famiglia con le loro fotografie di quando erano piccoli. Si chiede di raccontare quelle a cui sono più legati e perché. Si può concludere l'incontro con una preghiera di fronte ad una icona di Gesù, Lui è la "foto" che ci ritrae tutti in ciò che di bello e di vero tutti noi possiamo diventare.
L'idea è stata fornita da Fabio, ed è attiva dal 15/02/2008
8. Superare le divisioni
imparare l'altro
Obiettivo: riuscire a far capire all'altro quanto proviamo i nostri stati d'animo le nostre difficoltà il nostro personale modo di essere e far entrare in empatia per superare le difficoltà che si sono create tra due persone o all'interno di un gruppo
Temi e valori: comunione, fraternità, capire l'altro, tolleranza, comunione, rispetto, condivisione
asdf
Ambito pastorale: catechesi, carita
Destinatari: bambini, ragazzi, adolescenti, giovani, adulti, anziani, fidanzati, sposi, famiglie, tutti
dopo un litigio un'incomprensione o dopo un'accesa discussione all'interno di un gruppo di bambini o giovani o adulti, quando è necessario riportare la calma o spingere alla riflessione in modo PRATICO far disporre i partecipanti in cerchio e far presente che sarà fatto un gioco per il quale nessuno si deve vergognare e lasciarsi mettere in discussione.
A seconda del gruppo dei partecipanti decidere se fare scambiare scarpe o orologi o maglie o anelli che hanno le persone addosso.
Per i gruppi di adulti si consiglia lo scambio di orologi o anelli o qualche accessorio indossato.
Questo mettersi "negli oggetti" dell'altro dovrebbe far capire le sue dimensioni, il suo modo di essere e di pensare o perlomeno di aver "misura delle sue misure". Esempio una persona bassa e magra si trova a mettersi scarpe misura 45 o un orologio con un bracciale molto grande. Rimettere i partecipanti in gruppo e farli ragionare con " gli oggetti" che hanno addosso dell'altra persona. Come si sentono, come stanno addosso le "idee" dell'altro e ragionare sulle "proprie misure" sui propri punti di vista. questo lavoro di riflessione può essere aiutato con i brani evangelici che parlano di porgere l'altra guancia, del perdonare i nemici, del pregare per l'altro. E' importante che l'educatore faccia rispettare gli scambi e che non si esageri nello scambio. Bastano pochi minuti per "riuscire a mettersi nei panni dell'altro" e poter smorzare I TONI TROPPO ACCESI e la voglia di litigare dovrebbe passare.
L'idea è stata fornita da franca chiocca, ed è attiva dal 22/03/2007
9. Dio che non fa paura
Il vero timore di Dio
Obiettivo: Aiutare a comprendere che il vero timore di Dio è quello di rompere la relazione con Lui, non lasciarsi amare, non amarlo.
Temi e valori: amore, Dio, fede, fiducia, affidamento
asdf
Ambito pastorale: catechesi, preghiera
Destinatari: ragazzi, adolescenti, giovani, adulti
Al termine o durante un ritiro sull'Avvento e sul Natale predisporre una statua di Gesù Bambino il più possibile di dimensioni reali. Porlo non in una culla, ma tra le pagine di un lezionario aperto. Al momento stabilito si invita i giovani a prendere in braccio, a turno, il Gesù Bambino come se fosse reale, di carne. Invitare i ragazzi a prendere coscienza che Dio si dona così, inerme, perchè l'uomo lo possa accogliere nel suo cuore senza timori o false preoccupazioni.
L'idea è stata fornita da Luca, ed è attiva dal 01/12/2005
10. Carissimo Mattia… Gentilissimo Teofilo…
Una idea di campeggio per far parlare dell’iniziazione cristiana.
Obiettivo: Maggiore consapevolezza nei sacramenti
Temi e valori: sacramenti, comunità.
asdf
Ambito pastorale: catechesi
Destinatari: ragazzi
Il campeggio inizia con gli animatori che “recitano” l’elezione di Mattia, il dodicesimo apostolo chiamato a sostituire Giuda, testimone dal Battesimo di Giovanni alla Resurrezione.
In un secondo momento Mattia riceve una lettera:
Carissimo Mattia
Mi presento, anche se il mio nome credo che sia a te conosciuto. Sono Teofilo, l’amico di Luca che mi ha scritto e raccontato il Vangelo ed anche la storia di Pietro, di Paolo e delle prime comunità.
Luca è stato chiarissimo e bravissimo, ma come certamente sai non è stato testimone diretto di quanto ha scritto, anche se ha detto di aver fatto scrupolose ricerche.
Purtroppo la mia curiosità non ha fine ed ho pensato proprio a te.
Ho letto infatti che sei stato eletto Apostolo, e sei stato testimone dal Battesimo di Gesù fino alla Pentecoste.
Allora mi sono detto: perché non chiedere proprio a lui che è stato coinvolto di persona da quei fatti, forse eri nelle retrovie e non proprio tra i primi… ma proprio per questo ti ho scelto per chiederti la tua personale esperienza.
In modo particolare sono attratto dal capire di più perché i Cristiani si battezzano, non c’era una tradizione simile tra gli ebrei se si togli il fatto di Giovanni al Giordano.
Vorrei sapere dello Spirito che è sceso su Gesù e la tua esperienza della Pentecoste. Cosa è veramente successo dentro di te?
Vorrei capire qualcosa di più dell’ultima cena, del mangiare insieme di quel pane che ancora oggi le Comunità spezzano insieme.
Rimango in attesa di una tua parola, intanto prego per te e per la tua missione di apostolo.
Un abbraccio
Tuo
Teofilo
Come si procede:
i ragazzi sono divisi in gruppo.
Ogni gruppo elegge un Mattia ed un Teofilo.
All’inizio di ogni tema (Battesimo, Cresima e Comunione) gli animatori “reciteranno” un episodio del vangelo relativo al tema.
Ogni gruppo dovrà lavorare insieme al suo Teofilo per formulare domande ai Mattia degli altri gruppi… nella seconda parte del periodo indicato per il tema ogni gruppo dovrà lavorare insieme al suo Teofilo per elaborare le risposte… nell’ultimo momento i vari Teofilo comunicheranno le loro risposte.
Al termine del campeggio gli animatori avranno rielaborato le risposte ricevute formulando una risposta unica che compendi il lavoro di tutti.
L'idea è stata fornita da don Luciano Cantini, ed è attiva dal 22/09/2005
11. Liturgia penitenziale per ragazzi e giovani
Superiamo i nostri limiti con la Grazia del Signore e la preghiera degli amici
Obiettivo: Educare a non aver paura dei propri limiti riconoscendoli di fronte a se stessi ed agli altri - educare alla preghiera di intercessione
Temi e valori: confessione, preghiera, amicizia, comunione
asdf
Ambito pastorale: catechesi, preghiera
Destinatari: ragazzi, adolescenti, giovani
Una liturgia penitenziale per ragazzi o giovani divisa in due momenti. Nel primo, liberamente, ciascuno riconosce pubblicamente un proprio limite che non riesce a superare chiedendo agli amici di pregare il Signore perchè dia lui forza ed umiltà per accettarsi e superarsi. Il secondo momento consiste nella confessione individuale sacramentale. I ragazzi imparano così a non avere paura di riconoscersi bisognosi di aiuto e di quanto sia importante la presenza degli altri con il Signore per andare oltre.
L'idea è stata fornita da don Ezio Stermieri, ed è attiva dal 26/05/2005
12. Festa degli anziani
Obiettivo: Far capire alla comunità l'importanza degli anziani
Temi e valori: solidarietà, unzione degli infermi
asdf
Ambito pastorale: liturgia, carita, preghiera
Destinatari: anziani, famiglie
Scegliere una domenica dell'anno in cui fare una festa per gli anziani, che coinvolga la comunità. Si farà l'elenco degli anziani da invitare scegliendo ad esempio tutti coloro che superano i 70 anni, fare i biglietti di invito che alcuni parrocchiani consegneranno a mano. Durante la messa si amministerà l'unzione degli infermi ad alcuni anziani malati, che saranno preparati prima al sacramento e magari fatti sedere nei primi banchi. Gli anziani potranno animare la messa, proclamando la Parola, proponendo le intenzioni di preghiera, raccogliendo le offerte... Si potrà pregare per gli anziani defunti durante l'anno.
Dopo la Messa potrà seguire un pranzo preparato da alcuni parrocchiani e servito dai giovani. Coinvolgere le associazioni parrocchiali anche nell'animazione del pomeriggio con musica, scenette, giochi... Si potrà preparare una preghiera da consegnare alla fine a tutti, o dare pergamene ricordo al più anziano... Una foto della giornata si potrà donare in seguito a chi partecipato e sarà il segno che la comunità non si dimentica di loro.
L'idea è stata fornita da Anna Barbi, ed è attiva dal 26/05/2005
13. Un rosario in due
Per essere coppia anche nella preghiera
Obiettivo: Educare le giovani coppie a pregare insieme
Temi e valori: rosario, coppia, sposi, fidanzati
asdf
Ambito pastorale: catechesi
Durante il rinnovo delle promesse matrimoniali od al termine di un corso di preparazione al matrimonio, regalare agli sposi/fidanzati - al termine della messa o dell'incontro - una corona del rosario. Una sola per ogni coppia con l'avvertenza che: possono scambiarsela tra loro in modo che uno sappia che l'altro ha bisogno di pregare oppure possono, insieme, pregare con la stessa corona. Semplice segno ed invito ad essere una cosa sola soprattutto davanti al Signore e nelle difficoltà.
L'idea è stata fornita da don Ezio Stermieri, ed è attiva dal 25/05/2005
14. La spina nel fianco
Quello che proprio non va nella mia vita
Obiettivo: Far emergere i problemi dei ragazzi ed invogliarli ad un colloquio con il sacerdote
asdf
Ambito pastorale: catechesi
Destinatari: adolescenti, giovani
In uno dei primi incontri con i giovani (medie e medie superiori) si chiede loro di scrivere in forma anonima su fogli quali sono in quel periodo i problemi più assillanti, le loro spine nel fianco. In una riunione successiva il sacerdote analizzerà i più significativi, raggruppandoli per temi e proporrà ai più problematici di passare da lui in un secondo momento ed in privato per un colloquio. Metodo sperimentato e molto efficace!
L'idea è stata fornita da Luca, ed è attiva dal 25/05/2005
15. Il rosario della comunità
Le 50 "Ave Maria" della comunità
Obiettivo: Mettere insieme le varie dimensioni della pastorale in un momento di preghiera
Temi e valori: rosario, pastorale, comunità, preghiera
asdf
Ambito pastorale: liturgia
Destinatari: giovani, adulti, anziani
Al termine del mese di maggio, oppure di un anno pastorale, ci si trova in parrocchia a recitare il rosario. Ogni gruppo pastorale (gruppo liturgico, catechiste, pastorale giovanile etc.) sceglie dieci persone che reciteranno, gruppo per gruppo, ed alternati al resto della comunità una decina. Si può comporrre il rosario scegliendo i misteri che più si confanno all'attività pastorale del singolo gruppo.
L'idea è stata fornita da don Ezio Stermieri, ed è attiva dal 25/05/2005