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RACCONTO

21. Il messaggio del petalo di rosa

Baba Bedi [Guru Baba Nanak]

Il Maestro dei Maestri, il Grande Guru, traboccava di ricchezza interiore. E siccome la sua anima traboccava, suo scopo e suo desiderio era di riversare sugli altri l'abbondanza della sua saggezza, disperdendo le tenebre dell'ignoranza. Ma difficilmente qualcuno accetta di essere l'oggetto si cui si riversa uno straripamento. Anzitutto, perché tutti credono di essere già tanto colmi da averne d'avanzo; e poi, essere "straripati", ossia disturbati, non manca di suscitare un po' di sgomento.

Avvenne così che un giorno il Grande Guru si recò a visitare il luogo di ritiro dove parecchi monaci Sufi vivevano in grande concentrazione spirituale. L'arrivo del Maestro suscitò grande subbuglio.

"Misericordia", dicevano i monaci, "costui vorrà ancora farci imparare qualcosa? Abbiamo già il nostro da fare a non dimenticare quello che sappiamo. E poi, qui dentro siamo già in troppi. Ognuno vuol dire la sua e si finisce col non capirci niente. Facciamogli dunque comprendere, con qualche segno che non lo offenda, che il nostro convento è al completo, che non c'è posto per lui". Perciò il Capo dei Sufi gli fece portare una coppa ricolma di latte, volendo significargli: questo luogo è già sovraffollato di maestri spirituali, non c'è posto per te.

Quando la coppa gli venne presentata, il Grande Guru la osservò, poi sorrise, e, colto un petalo di rosa, lo depose a galleggiare sul latte.

Il messaggio voleva significare che come il petalo di rosa galleggiava sul latte senza farlo straripare dalla ciotola, così anche in quel luogo la sapienza del Maestro poteva trovar posto senza sconvolgere le coscienze.

Il messaggio fu compreso, e le porte del romitaggio vennero spalancate di fronte all'ospite sacro.

La saggezza è come l'orizzonte: più ci si avvicina ad esso, più retrocede (Inayat Khan).

saggezzaintelligenzaprofonditàsuperficialità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Andrea Zamba, inserito il 24/11/2002

RACCONTO

22. L'isola dei sentimenti   1

C'era una volta un'isola, dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini: la Ricchezza, l'Orgoglio, la Tristezza, il Buon Umore, il Sapere... così come tutti gli altri, incluso l'Amore.

Un giorno venne annunciato ai Sentimenti che l'isola stava per sprofondare, allora prepararono tutte le loro navi e partirono. Solo l'Amore volle aspettare fino all'ultimo momento.

Quando l'isola fu sul punto di sprofondare, l'Amore decise di chiedere aiuto.

La Ricchezza passò vicino all'Amore su una barca sfavillante e lussuosa e l'Amore le disse: "Ricchezza, mi puoi portare con te?", rispose: "Non posso, c'è molto oro e argento sulla mia barca e non ho posto per te".

L'Amore decise allora di chiedere all'Orgoglio che stava passando su un magnifico vascello: "Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?", "Non ti posso aiutare, Amore...", rispose l'Orgoglio, "qui è tutto ordinato e perfetto, potresti rovinare la mia barca".

L'Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto: "Tristezza ti prego, lasciami venire con te", "Oh amore", rispose la Tristezza "sono così triste che ho assoluto bisogno di stare sola".

Anche il Buon Umore passò di fianco all'Amore, ma era così contento che non sentì la voce dell'Amore che lo stava chiamando.

All'improvviso una voce disse: "Vieni amore, ti prendo con me" Era un vecchio che aveva parlato. L'Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome al vecchio. Quando arrivarono sulla terra ferma il vecchio che aveva parlato se ne andò.

L'Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Sapere: "Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato?", il Sapere rispose: "È stato il Tempo". "Il Tempo?" si domandò l'Amore, "Perché mai il Tempo mi ha aiutato?", il Sapere, con la sua saggezza rispose: "Perché solo il Tempo è capace di comprendere quanto l'amore sia importante nella vita".

amoresentimentisaggezzatempo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Barbi, inserito il 24/11/2002

PREGHIERA

23. Preghiera della serenità (versione completa)   3

Reinhold Niebuhr

Signore, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare;
la forza ed il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare;
e la saggezza di conoscerne la differenza.

Vivendo un giorno alla volta;
godendo di un momento alla volta;
accettando le avversità come la via alla pace.

Prendendo, come egli stesso ha fatto,
questo mondo di peccati com'è, e non come lo vorrei io.
Fidandomi che egli farà tutto giusto se mi arrendo alla sua volontà.
Che io sia ragionevolmente felice in questa vita
e supremamente felice con lui per sempre nella prossima.

serenitàcambiamentoforzacoraggiosaggezzaaccettazione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Barbi, inserito il 18/09/2002

PREGHIERA

24. Preghiera della serenità   2

Dio dacci la forza di accettare con serenità le cose che non possono essere cambiate,
il coraggio di cambiare le cose che vanno cambiate
e la saggezza di distinguere le une dalle altre.

La preghiera, resa celebre dagli Alcolisti Anonimi, viene attribuita a vari autori tra i quali il Pastore Friedrich Christoph ma sembra sia stata scritta da Reinhold Niebuhr

serenitàcambiamentoforzacoraggiosaggezzaaccettazione

inviato da Giuliana Farina, inserito il 18/09/2002

RACCONTO

25. La volpe ed il bramino

Fiaba indiana

C'era una volta un bramino, un sacerdote dell'India, un po' ingenuo e molto buono. Il religioso si muoveva spesso per andare a celebrare cerimonie religiose in luoghi lontani e isolati.

Un giorno decise di andare a predicare in un villaggio lontano, per raggiungerlo dovette passare attraverso una foresta.
Lungo il cammino incontrò un leone rinchiuso in una gabbia.

Il bramino provò pietà per l'animale e decise di liberarlo, nonostante sapesse che i leoni potevano mangiare gli uomini.

Il leone gli disse: "Ti giuro che non mangerei mai il mio benefattore!" Così il buon bramino lo liberò.

A quel punto l'animale disse: "Come hai potuto pensare che dicessi la verità? Ho fame e ti mangerò!".

Allora il bramino gli chiese: "Prima di mangiarmi, sentiamo cosa ne pensa questo albero!".

L'albero rispose: "Gli uomini sono cattivi. Io offro loro riparo e refrigerio, e loro per tutta ricompensa mi tagliano e mi uccidono. Per me lo puoi
mangiare!".

Il bramino decise di chiedere un altro parere: poco lontano, in una radura, c'era un asino che stava brucando... gli fecero la stessa domanda e l'asino rispose: "Gli uomini? Creature perfide!

Ci sfruttano tutta la vita, e quando siamo vecchi ci abbandonano. Mangialo pure!".

In quell'istante, videro che stava arrivando una volpe: "Chiediamo anche a lei, disse il bramino, e se anche lei dirà di mangiarmi, potrai mangiarmi!".
La volpe guardò i due e disse:

"Voi mi state prendendo in giro: ma come faceva un leone così ciccione a stare in una gabbia così piccola?".

Il leone, un po' alterato, rispose che invece era possibile, e la volpe continuo': "Sì, e io vi credo!
Figuriamoci un po'..., per me mi state prendendo in giro!".

Arrabbiato, il leone entrò nella gabbia e immediatamente la volpe chiuse la porta di ferro e l'assicurò con la sbarra; poi si rivolse al bramino e disse: "Nella vita non basta essere buoni e bravi, ci vuole sempre un po' d'astuzia!".

Quel giorno il bramino non andò al villaggio, ma ritornò a casa a meditare su quello che aveva imparato dall'astuta
volpe.

astuziasaggezzasemplicità

inviato da Luca Peyron, inserito il 13/06/2002

TESTO

26. Passa tranquillamente (versione breve)

Passa tranquillamente
tra il rumore e la fretta,
e ricorda quanta pace
può esserci nel silenzio.

Dì la verità con calma e chiarezza;
ascolta gli altri:
anche i noiosi ed ignoranti
hanno una storia da raccontare.

Gioisci dei tuoi risultati
così come dei tuoi progetti.
Sii prudente nei tuoi affari
perché il mondo è pieno di tranelli.
Ma ciò non accechi la tua capacità
di distinguere la virtù:
molte persone lottano per grandi ideali
e dunque la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso.

Soprattutto non fingere negli affetti
e neppure sii cinico riguardo all'amore;
poiché a dispetto
di tutte le aridità e disillusioni,
esso è perenne come l'erba.
Sii in pace con Dio,
comunque tu lo concepisca,
conserva la pace con la tua anima pur
nella rumorosa confusione della vita.

Clicca qui per la versione lunga.

pace interioreinterioritàserenitàcalmasaggezza

inviato da Filippa Castronovo, inserito il 06/05/2002

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