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TESTO Non temete

don Roberto Seregni  

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XII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (25/06/2023)

Vangelo: Mt 10,26-33 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 10,26-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: 26Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. 27Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. 29Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. 30Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!

32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.

Sarà che in questi ultimi giorni avevo proprio bisogno di sentirmelo dire, sarà che il nostro cuore è continuamente agitato da tante paure e tanti dubbi, sarà che la Parola è sempre tremendamente attuale, ma questo brano di Vangelo mi ha davvero scavato nel cuore.

Il Signore ci conosce bene: conosce le ombre che si allungano come tentacoli sul nostro cuore e sa che siamo deboli e fragili. Ci crediamo adulti nella fede, ma basta uno scossone e ci ritroviamo a gattonare.

La paura ci invade, striscia in silenzio al fondo dell'anima e ci immobilizza, ci incatena, ci blocca.

Ma il Signor non si è ancora stufano di noi e ci ripete: “Non temete”. Più che un invito, sembra un ordine! Lui ci ama, siamo suoi. Nonostante le nostre debolezze e le nostre cadute, Lui non ci butta via. Ci avverte: state attenti, vi mando come pecore in mezzo ai lupi (Mt 10,16). Attenzione: i lupi più feroci sono quelli che si travestono da pecore, che belano per attirare la nostra attenzione e poi ci divorano senza pietà. Per questo dobbiamo essere prudenti come serpenti, senza perdere la semplicità delle colombe (Mt 10,16).

Il Signore ci vuole saldi nella fede (Col 2,7) e avvinghiati alla Parola di vita (Fil 2,16) per annunciare dai tetti quello che abbiamo ascoltato all'orecchio.

È bellissima questa immagine dei tetti! La sua Parola non può stare chiusa ad ammuffire nelle sacrestie, dobbiamo uscire dai nostri profumati nascondigli, metterci in gioco, non aver vergogna di parlare di Gesù, di condividere con tutti la sua Parola e ti testimoniare con la nostra vita che, con Lui, tutto può essere diverso.


Don Roberto Seregni

 

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