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TESTO Le domeniche di Gesù Risorto

don Roberto Rossi  

II Domenica di Pasqua (Anno C) (24/04/2022)

Vangelo: Gv 20,19-31 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

E' la seconda domenica di Pasqua, è la festa della divina misericordia. La nostra anima, la nostra vita, la nostra società, il mondo... tutti abbiamo bisogno di tante cose, ma soprattutto abbiamo bisogno di misericordia e di fede. Ed è quello che ci viene annunciato nella liturgia di oggi. Il racconto del Vangelo potremmo intitolarlo così: ‘le domeniche di Gesù risorto'. La sera di Pasqua Gesù appare agli apostoli nel cenacolo e porta il grande annuncio della pace. La pace, soprattutto la pace del Signore, è una realtà immensamente grande, perché è il suo amore, è la vita nuova che Lui ci ha meritato e che ci dona, è la concordia e la fraternità, la gioia di vivere insieme, tutti gli uomini, come fratelli. Questo è il progetto di Dio, la sua volontà, il suo amore per noi. La sera di Pasqua Gesù ci dona la pace, ci dona lo spirito Santo, ci offre la misericordia piena. Dice: “Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi. Ricevete lo Spirito Santo: a coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati...”

A volte chiedo ai bambini, e la domanda potrei rivolgerla anche gli adulti: ‘quando Gesù ha istituito il sacramento della riconciliazione, la confessione?' La risposta non arriva; chi pensa il venerdì santo, chi è il giovedì santo, chi in altra occasione. Questo perché pensiamo alla fatica delle nostre confessioni... Ma qui vediamo che Gesù ci dona la sua misericordia, la riconciliazione, il perdono, nella sera del giorno più bello, più gioioso, più luminoso, più forte: nel giorno della risurrezione. Allora il rapporto con Dio, ogni momento di preghiera, ogni nostra confessione deve aprirsi alla gioia di Dio, alla luce del suo volto, allo stupore di fronte a tutta la sua tenerezza e la sua misericordia. E la misericordia la accogliamo in noi e siamo chiamati a portarla e a esprimerla a tutti. “Siate misericordiosi com'è misericordioso il Padre vostro che è nei cieli”. Possiamo ricordare le grandi parabole di Gesù sulla misericordia, sull'abbraccio del Signore. Anche noi siamo chiamati, per vivere in maniera vera la nostra esistenza, ad abbracciare, nella tenerezza e nella misericordia del cuore, ogni persona. Non hanno nessuna ragione sentimenti di odio, di offese, di disagio. Non c'è nessuna ragione per nessuna guerra al mondo. Nella vita dei singoli, delle famiglie, del mondo c'è soltanto una cosa che ha valore: quella di amare. Ce lo gridava Annalena Tonelli, anche in mezzo alle situazioni più difficili.

Otto giorni dopo Gesù vuole esprimere la sua vicinanza e offrire il suo aiuto a Tommaso, che era assente la sera di Pasqua... Tommaso fa fatica a credere, quasi pone una sfida: “Se non metto le mie dita al posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò”. Tommaso fa fatica nella fede, come tanti fanno fatica alla fede, come la nostra società si perde in tanti vicoli ciechi e bui e si allontana dalla fede. Gesù vuol bene a Tommaso, vuole aiutarlo, vuole bene a tutti noi, ci vuole aiutare. “Tommaso tocca le mie ferite, metti la tua mano nel costato e non essere più incredulo ma credente! Tommaso arriva a fare la più grande professione di fede e di attaccamento al Signore: “Mio Signore e mio Dio!” Darà tutta la sua vita, il suo impegno, i suoi sacrifici, i suoi lunghi viaggi per offrire a tutti quella luce di fede che il Signore gli ha messo nel cuore.

“Tu hai creduto perché hai visto, beati quelli che crederanno senza avere visto!”. E' il cammino della fede, la presenza di Dio, la luce e la forza dell'amore, della misericordia, che percorreranno i secoli della storia fino ad oggi. Vogliamo essere felici di aver ricevuto e di vivere la fede, vogliamo aiutare la nostra umanità così povera di questo valore unico, perché non si perda, ma si salvi nella fede e nell'amore del Signore. Abbiamo bisogno nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità cristiane di portare avanti l'annuncio, la testimonianza, l'impegno della fede. Ne ha tanto bisogno il mondo, ne hanno tanto bisogno le nostre famiglie, ne hanno davvero bisogno i giovani e i ragazzi. Sono capaci anch' stessi, oggi, di aprirsi alla luce di Gesù, al calore della sua amicizia, come hanno fatto le migliaia di ragazzi che si sono incontrati con Papa Francesco qualche giorno fa. Hanno provato una vera gioia del cuore, perché la luce e l'amore di Gesù, il Risorto, sono l'autentico cammino della vita.

 

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