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TESTO Commento su Giovanni 3,16-18

don Giampaolo Centofanti  

Santissima Trinità (Anno A) (07/06/2020)

Vangelo: Gv 3,16-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 3,16-18

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

Talora ci si può affannare per portare avanti la vita con le nostre forze tra pesantezze, delusioni, discernimenti che ci confondono invece di aiutarci... Gesù al momento opportuno può venire a donarci la fiducia in Lui che ci porta. Viviamo allora con più semplicità, con discernimenti più equilibrati: ci scopriamo sostenuti e portati dalla grazia. Fatichiamo di meno e troviamo più vita, ogni bene. Gesù non dice prima che salva e poi invece ci condanna. Il punto è che se rifiutiamo la grazia valutandola poco e male perché non ci dà quello che vogliamo noi poi ci possiamo perdere tutti i suoi regali, le sue sorprese.

 

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