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TESTO Commento su Gl 2, 12

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Mercoledì delle Ceneri (06/03/2019)

Brano biblico: Gl 2,12-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 6,1-6.16-18

1State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. 2Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

5E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

16E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 17Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, 18perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

“Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti.”
GL 2, 12

Come vivere questa Parola?
Sembra un grido sofferto questa richiesta di RITORNARE. È la voce di Dio, che attraverso il profeta supplica gli uomini di convertirsi, di smetterla di girare le spalle a suo creatore e riconsegnarsi a lui.
In Cristo, dopo la sua venuta, la sua morte e risurrezione, quest'invocazione è ancora più tenace. Nel nostro immaginario ormai si veste dei panni del padre misericordioso della parabola di S. Luca, che per anni scruta l'orizzonte da casa sua, aspettando il ritorno del figliol prodigo.
Il tempo forte della Quaresima dilata questa supplica, si dota di segni particolari che creano un'occasione unica di riflessione, di presa di coscienza. Un appuntamento che ogni anno si rinnova e si ripropone a noi tutti con forza e novità, come fosse la prima ed unica volta. Ad ogni età questo tempo ci scuote e fa riemergere il desiderio di pentimento, di liberazione, di salvezza. Un tempo particolare, un'opportunità unica da non perdere per fare ordine, rinnovarsi, far pace col passato e liberarsi da abitudini scorrette e mortifere.

Signore, dà forza ai nostri desideri, che questo tempo ci veda rinascere e farlo dall'alto, in te.

La voce delle Monache Clarisse di San Severino Marche

“In greco e in latino, la parola conversione ha il significato di cambiamento di mentalità e di direzione, ponendo al centro l'uomo che vive il cambiamento; nella lingua ebraica, invece, il termine conversione ha una radice che significa ritorno, lasciando che aspetta nell'amore. La conversione è, allora, un ritornare a un cuore che batte, che ama, che aspetta.”

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it

 

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