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VIDEO Ruminare i Salmi - Salmo 137,5 (IV domenica di quaresima, anno B)

don Marco Pratesi  

IV Domenica di Quaresima - Laetare (Anno B) (15/03/2015)

Brano biblico: Sal 137,5 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 3,14-21

14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. 21Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Ruminare i Salmi - Salmo 137 (Vulgata / liturgia 136),5 (IV domenica di quaresima, anno B)

CEI Se mi dimentico di te, Gerusalemme,

si dimentichi di me la mia destra.

Efesini 2,4-5 Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati.

Giovanni 3,14-16 Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.

Bernardo di Clairvaux: A volte ci commuoviamo profondamente al pensiero del gaudio della Gerusalemme celeste. Potesse durare! Ma per molti, che non s'impegnano nella lotta spirituale, si realizza questa terribile parola profetica.

Alberto Magno: L'Eucarestia è memoria della dipartita del Signore: mediante il suo sangue egli è entrato nel santuario celeste. Non possiamo dimenticare questo sangue, che ci ha lasciato per consentirci di entrare a nostra volta.

Liturgia: Tu hai stabilito per i tuoi figli un tempo di rinnovamento spirituale perché si convertano a te con tutto il cuore, e liberi dai fermenti del peccato vivano le vicende di questo mondo sempre orientati verso i beni eterni.

L'Eucarestia è memoriale perenne della salvezza offerta a noi gratuitamente in Cristo Gesù, che avrà la sua piena realizzazione nella Gerusalemme celeste, verso la quale siamo in cammino.

 

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