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TESTO Sale della terra

Giovani Missioitalia  

V Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (09/02/2014)

Vangelo: Mt 5,13-16 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 13Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.

14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.

Il sale è uno degli alimenti più necessari alla vita dell'uomo e nella Bibbia ha diversi significati: rende sapidi gli alimenti (cfr.Giob 6,6); avendo la proprietà di conservarli (cfr.Bar 6,27), viene a significare il valore duraturo di un contratto, un'alleanza di sale (cfr. Num18,19); è un patto perpetuo come quello di Dio con David (cfr.2Cron 13,5). Gesù utilizza le metafore del sale: "Se il sale perde sapore, con che cosa si condirà?"(cfr.Lc 14,34; Mc 9,50). Secondo un primo significato possibile, in rapporto al sale dell'alleanza, questo significherebbe che, se viene a rompersi l'alleanza con il Signore, non la si potrà più riallacciare. Secondo l'interpretazione di Matteo, il credente deve essere" sale della terra" (cfr. Mt 5,13) cioè deve conservare e rendere saporito il mondo degli uomini nella sua alleanza con Dio. Diversamente, non è più buono a nulla e i discepoli meritano di essere gettati fuori (cfr.Lc 14,35). Ma "se il sale resta una buona cosa; abbiate dunque in voi stessi del sale e vivete in pace gli uni con gli altri"(cfr. Mc 9,50), frase in cui si potrebbe trovare un commento in Paolo:"il vostro linguaggio sia sempre amabile, condito di sale, per saper rispondere a ciascuno come si deve" (Col 4,6).

Essere "sale della terra", concretamente è perdere se stessi, la propria identità per dare sapore a tutto il resto. Il sale si scioglie e non lo trovi più...ma lo senti, se c'è. E te ne accorgi, eccome, se manca!

Servire il mondo attraverso i propri doni, mettere la propria competenza, il proprio ingegno, le proprie fatiche e risorse (umane e soprannaturali) a servizio della Verità che è Cristo, per i fratelli: questo è cogliere il bersaglio! A noi Dio guarda con speranza e con aspettativa piena di trepidazione, mentre "impasta", mentre lavora la Sua creazione: infatti, cosa potrà mettere al posto nostro se noi perdiamo il sapore? Con cosa mai la potrà illuminare, se ci spegniamo? Se questi (e tanti altri) fratelli non avessero accolto l'invito di Gesù ad essere sale, se non avessero sviluppato il dono di grazia seminato in loro col battesimo, oggi il mondo sarebbe più insipido. Se avessero tenuto per sé il loro luminoso talento, ci sarebbe più buio e oscurità, tra noi.

 

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