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TESTO Commento su Marco 4,39-40

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XII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (21/06/2009)

Vangelo: Mc 4,39-40 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 4,35-41

35In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse loro: «Passiamo all’altra riva». 36E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. 37Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. 38Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». 39Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. 40Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». 41E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

Dalla Parola del giorno

Gesù, destatosi, sgridò il vento e disse al mare: “Taci, calmati!”. Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. Poi disse loro: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?”

Come vivere questa Parola?

Al centro della scena drammatica del vangelo di oggi c’è la persona di Gesù, che però sembra restare del tutto indifferente: dorme tranquillo a poppa.

Gesù stesso aveva invitato i suoi discepoli a salire in barca per raggiungere la riva opposta del lago. Ed essi, avendo Gesù sulla loro barca prendono il largo. Ma presto si scatena la tempesta mentre Gesù dorme. Tutto sembra perduto!

La tentazione, la prova non possono essere perdizione se Gesù è nella barca della nostra vita. Però solo se, facendone esperienza, gridiamo a Gesù il nostro smarrimento, la nostra debolezza, ‘destiamo’ la sua onnipotenza. Ricordiamo il grido del salmo: “Svegliati, perché dormi, Signore?”(Sl.44,24).

La preghiera animata da una vera fede ha proprio questa forza di risvegliare la potenza di Dio. “Dov’è la vostra fede?”. Come se dicesse: non sapete che proprio là dove fate esperienza del vostro sentirvi miseri e perduti, se avete il coraggio di fidarvi totalmente, proprio là è il luogo ove si desta l’onnipotenza liberatrice del Signore? Proprio quando la barca fa acqua e Dio sembra assente, proprio allora la fede lo risveglia a vostra salvezza.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi chiederò: Chi è per me Gesù? Con la mia fede sono pronto a destarlo dal ‘silenzio’ nel quale a volte lo relego?

Nell’angoscia ho gridato a te, o Signore! Tu mi hai liberato. Hai cambiato il mio lamento in danza!

Le parole di un martire di oggi

Perché ho esitato di nuovo? Eppure, senza averti visto, ti ho amato.
Frère R. Schutz

 

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