IO sono il PANE della VITA. Ritiro di PRIMA COMUNIONE - Paoline

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Io sono il Pane della vita

Ritiro in preparazione alla PRIMA COMUNIONE

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Introduzione Questa giornata di ritiro di Prima Comunione, è incentrato sul tema della duplice mensa della Parola e del Pane di vita e realizzata con momenti di preghiera, condivisione, festa I ragazzi portano Bibbia (per leggere i brani proposti e riflettere), quaderno e penna. I catechisti portano: Bibbia grande, fiori, 4 candele, lumini, cartoncini con disegnata la «Lampada della Parola», e altri con il pane, in numero sufficiente per i presenti. Una mamma prepara e porta un pane da condividere.

ALLA MENSA DELLA PAROLA PREGHIERA INTRODUTTIVA

Nella sala degli incontri, seduti in cerchio.

G. Gesù, nel suo grande amore per noi, ci vuole comunicare la sua luce e la sua vita, per questo ci invita a due mense: alla mensa della parola di Dio e alla mensa del suo Corpo e del suo Sangue. In mattinata considereremo la prima mensa e ci metteremo in ascolto della Parola, che è lo stesso Gesù. Solo se partecipiamo a questa prima mensa e ci cibiamo della Parola di vita, possiamo, poi, accogliere e nutrirci del Corpo di Gesù. Con gioia accogliamo, in mezzo a noi, il Libro che contiene la parola di Dio scritta, mentre con il canto esprimiamo il nostro desiderio di ascoltare, nel silenzio del cuore, la Parola che ci dona vita, pace, luce e amore. Canto: Ascoltarti, Gesù Intronizzazione della Bibbia - La Bibbia, portata dal sacerdote, o da un diacono, si colloca su un tavolo, addobbato con fiori. Due ragazzi e due ragazze accompagnano la processione con le candele accese che pongono, poi, vicino alla Bibbia. Salmo 119 /118,12-17 (A due cori). A ogni due strofe si ripete: Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi decreti. www.paoline.it

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Con le mie labbra ho raccontato tutti i giudizi della tua bocca. (rit) Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia, più che in tutte le ricchezze. Voglio meditare i tuoi precetti, considerare le tue vie. (rit) Nei tuoi decreti è la mia delizia, non dimenticherò la tua parola. Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita, osserverò la tua parola. (rit) Gloria al Pare… Comunicazione di vita - I ragazzi, a partire dall’esperienza vissuta nell’incontro di preparazione, rivedendo quanto scritto o disegnato sul quaderno, comunicano i desideri emersi e le loro attese per questo ritiro.

IN

ASCOLTO DELLA

PAROLA

Si accendono i lumini, per esprimere che la Parola è luce.

Canto: Ascoltarti, Gesù (1a strofa) Proclamazione del Vangelo: Marco 6,30-34 Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: "Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'". Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. G. «Anche noi, come gli apostoli, ci siamo riuniti attorno a Gesù e abbiamo condiviso quanto lui e il suo Spirito hanno suscitato in noi. Ora Gesù ci chiede di ascoltare più intensamente la sua Parola e di incontrarci intimamente con lui, il Maestro: egli ci parla di Dio Padre, ce ne fa scoprire www.paoline.it

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la bontà immensa verso ogni persona, anche attraverso i suoi gesti di amore; ci illumina, perché sappiamo quali scelte fare; ci conforta e guarisce le nostre ferite; ha compassione di noi e ci fa sperimentare la sua misericordia infinita…». Interiorizzazione: «Spegniamo i lumini, per indicare che, ora, la Parola ascoltata si accende dentro di noi. In silenzio ognuno dialoghi con Gesù, gli dica tutto il suo amore e ascolti quanto Gesù gli comunica personalmente: ogni messaggio è unico e speciale! Poi scrive quanto coglie di significativo, il messaggio che Gesù gli dona, e una preghiera di richiesta o di ringraziamento, che esprime quanto ha vissuto». Tempo di silenzio Canto: Ascoltarti, Gesù (2a e 3a strofa) La lampada della Parola - Mentre si canta si consegna a ogni ragazzo il cartoncino con la lampada (vedi immagine), per ricordare che, ora, la luce della Parola si è accesa dentro di noi ed è da custodire e da coltivare. Sul retro ognuno scrive il messaggio ricevuto da Gesù.

ALLA MENSA DEL PANE DI VITA PREGHIERA INTRODUTTIVA

Nella sala degli incontri, seduti in cerchio.

Canto: Amati da te (1a strofa) I ragazzi vengono invitati a esprimere le preghiere scritte sul quaderno al mattino.

G. «In questo pomeriggio entriamo ancora più profondamente nella relazione con Gesù. Egli, nel suo grande amore per noi, non solo ci ha donato la sua Parola, ma si è fatto anche nostro cibo, per nutrirci e riempirci di sé. Così Gesù rimane sempre con noi. Se lo accogliamo e ci nutriamo del Pane di vita e beviamo al Calice della salvezza, segni del suo Corpo donato e del suo Sangue versato, man mano, siamo trasformati in lui e diventiamo sua presenza viva in mezzo agli altri. www.paoline.it

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Canto: Amati da te Processione con il pane - Mentre si canta, il pane è portato da una coppia di genitori, accompagnati da due ragazzi e due ragazze, e collocato sul tavolo davanti alla Bibbia. C. «Un papà e una mamma hanno portato il pane, come simbolo della nostra vita: di gioie, speranze, angosce, desideri di bene e sofferenze, nostre, di ogni famiglia e del mondo intero. Gesù tutto ha assunto e tutto ha redento, e nell’Eucaristia continua ad assumerlo, per riconsegnarcelo carico di vita e di amore. Ogni Messa è per noi una Pasqua con Gesù: un passaggio alla vita nuova. Salmo 23/22 (A due cori). A ogni due strofe si ripete: Tu prepari per me una mensa, mi doni bontà e fedeltà Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l'anima mia, mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. (rit) Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. (rit) Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. (rit) Gloria al Padre…

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IN

ASCOLTO DELLA

PAROLA

Si accendono i lumini, per esprimere che la Parola è luce.

Canto: Ascoltarti, Gesù (1a strofa) Proclamazione del Vangelo: Luca 22,13-20 Essi andarono e trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. Quando venne l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: "Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio". E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: "Prendetelo e fatelo passare tra voi, perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio". Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me". E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi". G. Siamo al momento culmine del dono d’amore di Gesù per noi. Il contesto (giovedì santo) è quello del banchetto della Pasqua ebraica che celebra la memoria, per il popolo ebreo, della liberazione dalla schiavitù dell’Egitto. Ma Gesù trasforma questo banchetto rituale in un nuovo Banchetto, in cui si attua la liberazione da una schiavitù molto più oppressiva e deleteria, quella del peccato. Gesù, con la sua morte sulla croce e la sua risurrezione, ha innestato nella storia dinamismi di vita nuova. L’Eucaristia attua, nell’oggi, la morte e la risurrezione di Gesù e noi, quando mangiamo del Pane di vita, passiamo, con lui, dalla morte del peccato, che è egoismo, orgoglio, violenza…, alla vita di amore, condivisione, solidarietà, pace. Solo in Gesù e con Gesù possiamo vivere da «figli di Dio». Proclamazione del Vangelo: Giovanni 6,48-51.56-57 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo".

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Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Interiorizzazione - Si consegna a ogni ragazzo un foglietto con il brano di Gv 6,48-51a; 57-58. Ognuno lo legge e lo medita personalmente. Lo rilegge, poi, sentendo che Gesù si rivolge proprio a lui, cambiando i verbi nella seconda persona singolare («ti»)! Annota i suoi sentimenti, la frase che sente più significativa e cosa dice alla sua vita. Il pane della condivisione - I genitori spezzano il pane e ne distribuiscono un pezzetto a ognuno. Comunicazione di vita - Ogni ragazzo mentre ha il pane tra le mani, comunica la frase che ha sentito più significativa e quale significato ha per lui. Dopo che si sono espressi, tutti mangiano il pezzetto di pane. Poi ogni ragazzo scrive una preghiera di ringraziamento o di lode al Signore per le meraviglie che compie nella sua vita. Il pane di vita - Si consegna a ognuno l’immagine a forma di pane e, sul retro, ognuno riporta la preghiera formulata: alcune di esse, riviste con i catechisti, si possono pregare durante la Messa di Prima Comunione, o tutte in un incontro successivo. Canto finale: È il segno del tuo amore

Testo di Maria Rosaria Attanasio In Catechisti Parrocchiali 5, maggio 2014 www.paoline.it

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