Amore come acqua che disseta – preparandoci a domenica 23 marzo 2014

AMORE
come acqua che disseta

mani acqua

Dal Vangelo della III Domenica di Quaresima, piccoli suggerimenti per mantenere il ritmo per scoprire la concretezza di Dio e della sua tenerezza nella nostra vita.

Frammenti dal brano biblico di riferimento

Gv 4, 5-52

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.

Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi acqua nel desertoè colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».

Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». […] 

 AMORE COME ACQUA CHE DISSETA

Fermarsi a un pozzo e attendere!
fermarsiFermarsi a un pozzo in una delle ore più calde del giorno… fermarsi e attendere…

Le donne di norma non vanno a prendere l’acqua quando il sole picchia alto nel cielo. Portare l’acqua a casa è faticoso e le ore migliori sono le prime al mattino. Eppure questo giovane viandante, ebreo, si ferma in territorio straniero e attende di essere dissetato… vive in prima persona un disagio, una difficoltà, un bisogno e lo trasforma in opportunità… rompendo etichette e norme religiose.

Nell’incontro tra Gesù e la samaritana si incontrano due mondi, due religioni, due culture, due differenze, due distanze.     
In questo incontro, nell’ora più calda del giorno, diventa possibile e visibile il farsi prossimo di Gesù, il suo avvicinarsi a noi, quando noi crediamo di essere degli inavvicinabili, perché incapaci, perché non amati, perché feriti, giudicati, condannati, esclusi… Accanto ai tanti pozzi della nostra storia personale, pozzi che custodiscono e nascondono infinite fragilità, lui si ferma e ci aspetta.innamorata

Vuole bere di quel pozzo. Vuole bere di noi, vuole poter avere in dono ciò che siamo e lo vuole con i nostri poveri mezzi. Ed è così, che noi vediamo Dio e lo scopriamo presente, paziente, amante!

Quel giovane viandante di Nazareth, Gesù, è volto del Dio che si fa compagno di strada, è colui che può rendere la nostra vita nuova; è colui che continua ad aprire infinite possibilità di santità. Gesù ci ha messo davanti Dio e ci permette di sperimentare un amore che mai avremmo potuto né donare, né ricevere!

Gesù Cristo… Per mezzo di lui, dice san Paolo, l’amore è stato riversato nei nostri cuori.
Amore che, come acqua, zampilla sempre nuovo nei nostri cuori, amore che come acqua rinfresca nella fatica, disseta nell’arsura, scorre e purifica ogni ferita, e inarrestabilmente muove ogni residuo e ci rende pronti nella risposta.
Per questo, Gesù Cristo si è fatto uno di noi, perché nell’amore vero potessimo entrare e dall’amore vero essere trasformati; perché quell’amore potesse segnare tracce indelebili nella storia, sentieri nuovi per la salvezza, vie calpestabili di bene.

Lui, amore infinito, si è fatto incontro e l’amore è diventato un dono. Vicino ai tanti pozzi della storia, nelle ore più scomode ed estenuanti, lungo i tratti della vita deserti e massacranti, lui c’è, anche oggi per noi!

L’ESERCIZIO DA VIVERE

Accorgersi, SCOPRIRE negli incontri e nelle situazioni, tracce della presenza di Dio. Affinare lo sguardo, andare oltre ogni apparenza, scavare in profondità: è lì che infinite tracce di Dio continuano a seminare tenerezza nella nostra storia. 

Chi tra voi è catechista

…può anche far vivere ai ragazzi (parliamo di adolescenti o giovani) una dinamica di attualizzazione della figura della donna samaritana.
Infondo il pozzo è pregno di simbolismo: rispetto alla vita, alle amoretante forme di sete che portiamo in noi, alle risorse da condividere che portiamo dentro, ma che spesso non riescono a uscire e a diventare dono, rispetto alle tante sicurezze che abbiamo paura di perdere.

Ma anche la donna samaritana è una figura carica di senso e di significati che ci toccano e ci rimettono in questione. Sembra essere carica di un passato che l’ha svuotata… ed è quello che Gesù le farà notare. Ma è anche colei che si nasconde dietro la sicurezza di una tradizione, di cose conosciute anche se non vissute, dietro una brocca che è il solo strumento che le è rimasto per andare in profondità.

Quanta ricerca di felicità c’è in lei e in noi? Ascoltando questo video mi è sembrato di vederla camminare anche oggi tra le nostre strade… mi è sembrato di vederla spuntare nel cuore e nelle ferite di molti di noi…

GUARDA IL VIDEO: La ricerca della felicità di Eight

Provate a vedere insieme questo video con i ragazzi e aprire una conversazione: con Dio si può trovare la felicità? E se per lui, la nostra gioia fosse il vero obiettivo?

Vi aspettiamo!!!!

E per non dimenticare…
ricordiamo a tutti la preghiera proposta
per questa tappa, così da sentirci uniti nel Signore. 

Una PREGHIERA per ritmare l’allenamento

Ogni giorno, ti suggerisco di trovare qualche minuto per rimetterti alla presenza del Signore:

Teneramente amati

Tenerezza e libertà: questo si incontra
quando si sperimenta il tuo amore, Dio dell’universo.
Tenerezza e instancabile determinazione:
questo porta con sé il tuo perdono.Teneramente amati

E io, Padre – Dio, tentenno e combatto,
impedendo, spesso, al tuo amore di raggiungermi.
Nel peccato, ho sentito le tue braccia risollevarmi,
nel dubbio, ho sentito la tua voce farsi luce,
nell’errore, ho sentito la tua mano accompagnarmi
e nella gioia, ho visto i tuoi occhi sorridere.
Quanto è umano, nella sua fisicità, il tuo amore
e quanto è divino, nella sua instancabile fedeltà.

Eppure spesso non lo sento e mi accontento.
Prendo a schiaffi la vita perché vorrei di più,
ma poi la tua tenerezza mi spaventa e mi allontana:
perché gratuita, perché totale, perché per sempre.

Convincimi, Padre, in nome dell’amore,
abbraccia la mia paura, accarezza le mie ferite
e insegnami a fidarmi del tuo amore.
Amen

 

Ti aspettiamo ogni lunedì ONLINE per dare ritmo al nostro allenamento e far diventare vita la liturgia domenicale! 

>>> *Scarica la TRACCIA COMPLETA: La tenerezza di Dio – scheda
>>>
   Scarica la PREGHIERA IN FORMATO CONDIVISIBILE O STAMPABILE: Teneramente amati

Il nostro obiettivo finale è

…imparare a pensare e scegliere alla luce del Vangelo. Vietato dimenticarlo!

Appuntamenti prossimi…

  • lunedì 17 Marzo con VIDEO che ci aiuterà ad accogliere il  Vangelo della samaritanacome acqua luminosa 😉
  • lunedì 24 Marzo con una nuova ATTIVITA’  da vivere nella veglia promossa da Papa Francesco
  • lunedì 31 Marzo la quinta Tappa! 

Appuntamenti precedenti…


TI ASPETTIAMO ONLINE ogni LUNEDì con riflessioni, approfondimenti, suggerimenti… per DARE RITMO AL NOSTRO ALLENAMENTO!

Se desideri vivere momenti di preghiera personali o da condividere in parrocchia ti consigliamo i libri:

  • Non temere! Io sono con te – Adorazioni eucaristiche per ogni tempo dell’anno. Autore: Suor Mariangela Tassielli – Ed. Paoline
  • Attirerò tutti a me – Adorazioni eucaristiche per ogni tempo dell’anno. Autore: Suor Mariangela Tassielli – Ed. Paoline

1 commento su “Amore come acqua che disseta – preparandoci a domenica 23 marzo 2014”

  1. Era così forte il disprezzo e l’odio tra ebrei e samaritani che non si rivolgevano la parola neanche in stato di necessità. La Parola incarnata rompe il legame di inimicizia, tra ebrei e samaritani, tra uomini e donne, tra parole e intenzioni. La donna esperta conoscitrice di uomini e invogliata alla discussione da quell’uomo straniero, che prima chiede e poi offre, mentre normalmente gli uomini, e il mondo in generale, fanno l’opposto. Cfr. mio ebook (amazon) Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.

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