Tutte le idee

Inserisci la tua idea

Le tue idee preferite

Hai cercato le parole centro
Hai trovato 12 idee

1. Il muro. Laboratorio con ragazzi delle superiori
Costruiamo ponti abbattiamo i muri. Dalla storia contemporanea a noi stessi con i nostri muri.

Obiettivo: la conversione che abbatte i muri

Temi e valori: conversione, apertura

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: ragazzi, adolescenti

Abbiamo iniziato l'attività preparando una scheda storica con immagini del muro di Berlino; passando per la storia si mettono in evidenza altri muri del passato, come la grande muraglia cinese, il vallo di Adriano, il muro del pianto a Gerusalemme, i muri dei campi di concentramento, per poi passare ai muri contemporanei: Peaces lines in Irlanda del Nord, il muro dei caduti del Vietnam,...
Durante gli incontri sucessivi abbiamo programmato un film a tema: "Il tunnel della libertà" sul muro di Berlino, un film sui campi di sterminio, uno sul vietnam... Per ogni film abbiamo utilizzato una scheda per animare il dibattito con i ragazzi, cercando di portare il discorso sul personale.
Al termine del percorso abbiamo appeso al muro dell'oratorio un cartellone con gli slogan dei ragazzi sul tema del muro, con al centro la foto di Giovanni Paolo II.

L'idea è stata fornita da Diletta Gobbi Garavelli, ed è attiva dal 22/09/2015

2. Le quattro parole dell'Avvento!
Spunto per la celebrazione catechistica delle quattro settimane d’Avvento

Obiettivo: Vivere l'avvento con i ragazzi e la comunità.

Temi e valori: Avvento, missionarietà, condivisione, solidarietà, carità

asdf

Ambito pastorale: catechesi, liturgia

Destinatari: ragazzi

L’anno scorso la nostra Parrocchia di S. Zita in Genova, per l’Avvento, ha coinvolto tutte le classi del catechismo dalla 2° elementare alla 3° media, scegliendo quattro parole, una per settimana, che potessero essere seguite da nostri gesti concreti.

Abbiamo preparato un grande cartellone con le quattro parole scelte: MISSIONARIETA’ – CONDIVISIONE – SOLIDARIETA’ e CARITA’ che sono state coperte.

Ogni parola ha proposto un gesto:
MISSIONARIETA’: una raccolta di cancelleria (matite, quaderni, pennarelli, libri) da donare alle Missioni Centrafricane.
CONDIVISIONE: la donazione di un giocattolo che abbiamo portato ai bambini della Caritas.
SOLIDARIETA’: raccolta di indumenti nuovi o in buono stato per l’Associazione Centro Diritto alla Vita.
CARITA’: prodotti alimentari per le famiglie povere della Parrocchia.

Il cartellone è stato posto a fianco dell’Altare, ben visibile da tutti. Ogni domenica al momento dell’Offertorio, con un pacco simbolico, ogni classe portava la sua offerta ed era scoperta la parola della settimana.

E’ stata una cosa semplice, educativa e coinvolgente.
Mi faceva piacere condividere questa esperienza con voi.

Graziella Renieri

L'idea è stata fornita da Graziella Renieri , ed è attiva dal 27/10/2010

3. La Festa del Perdono
La Mongolfiera

Obiettivo: far capire ai ragazzi come il vero pentimento e la consapevolezza delle nostre mancanze possono far cambiare la vita anche a chi ha sbagliato molto.

Temi e valori: Pentimento e perdono

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: ragazzi

Dopo aver raccontato la storia del ragazzo che ha molto sbagliato e dibattuto l'argomento con il gruppo, ci siamo procurati una piccola Mongolfiera che è stata posta al centro dell'Altare. Prima della Confessione ogni ragazzo ha deposto una pietra dentro il cestino della Mongolfiera a dimostrazione delle mancanze fatte. Dopo la loro Riconciliazione con il Signore i ragazzi ad uno ad uno hanno tolto la loro pietra e la mongolfiera libera dalla zavorra si è alzata.

L'idea è stata fornita da Graziella Renieri, ed è attiva dal 06/05/2010

4. la luce di Cristo risorto illumina la notte di pasqua
le quattro notti

Obiettivo: raccontare attraverso le immagini i momenti di alcune letture proclamete durante la veglia di Pasqua ai bambini di prima elementare

Temi e valori: la notte di Pasqua la notte della risurrezione

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: bambini

abbiamo raccontato ai bambini di prima elementare la storia delle "quattro notti" che ascolteranno durante la veglia di pasqua: la notte della creazione,la notte di Abramo mentre guarda il cielo e conta le stelle(segno della promessa di Dio) ' la notte dell'esodo e la notte di Gesù che risorge.
Dopo questi racconti abbiamo assegnato a loro di fare dei disegni su fogli da disegno di tipo scolastico dovevano illustrare un particolare delle notti.Con i quattro disegni abbiamo costruito una croce con in centro Gesù risorto,preso da una rivista di catechismo.Tutto incollato su un grande cartellone a sfondo azzurro.Intorno tante stelle quanti sono i bambini con in centro la loro foto.

L'idea è stata fornita da diletta gobbi garavelli, ed è attiva dal 08/04/2010

5. Il Girasole
vogliamo "assomigliare" sempre più a Gesù che è il nostro sole

Obiettivo: far capire ai bambini che per "assomigliare" a Gesù bisogna impegnarsi in un cammino che non e' sempre facile, ma che invece può essere impegnativo e costare qualche sacrificio

Temi e valori: la perseveranza e la costanza nell'impegno

asdf

Ambito pastorale: catechesi, carita

Destinatari: bambini

attività fatta con i bambini che si stanno preparando alla Prima Comunione.
Partendo dalla lettura del racconto del Girasole di Bruno Ferrero abbiamo poi costruito un grande sole di cartoncino dove al centro abbiamo disegnato il volto di Gesù ed abbiamo incollato su ogni raggio alcune frasi significative tratte dal Vangelo.
Poi per ogni bambino/a abbiamo preparato la parte centrale del girasole con cartoncino marrone, semi di girasole che abbiamo incollato e una foto del bambino/a, il tutto incollato su un bastoncino che faccia da gambo e colorato di verde.
I petali invece devono essere "conquistati" dai bambini con la loro partecipazione agli incontri di catechesi, alla Messa, alle varie attività che si svolgono in parrocchia (recita natalizia, mercatino per i più bisognosi, ecc.).
Alla fine se veramente ci saremo impegnati ad ascoltare la sua parola, ad accoglierla e soprattutto a metterla in pratica, saremo dei bellissimi girasoli che "assomigliano" al nostro sole con il volto di Gesù .

L'idea è stata fornita da Maria Cinzia Verza, ed è attiva dal 16/02/2010

6. Presepio storico
Il Bastone di Abramo

Obiettivo: raccontare la storia della salvezza

Temi e valori: trasmissione della fede nel passaggio delle generazioni

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: bambini

Con un gruppo di quarta elementare abbiamo in avvento ideato un progetto presentato ai genitori l'ultimo incontro di catechismo prima di Natale.Si tratta di un cartellone dove è rappresentata in lontananza la capanna di Gesù,e da qui parte una strada grande e centrale animata dai personaggi della storia della salvezza.Ogni bambino aveva un personaggio particolare in ordine Abramo, Isacco, Giuseppe, Mosè, Davide, Isaia, Samuele e Anna,fino ad arrivare ai pastori alla Sacra Famiglia posta al centro della capanna con e re magi in lontananza.
I bambini hanno colorato i personaggi che sono stati presi da varie riviste di catechismo si possono adottare dei libri l'importante è ritagliare i vari personaggi e incollarli intorno alla strada con una sequenza storica da Abramo a Gesù. I genitori ci hanno aiutato per lo sfondo del presepio,con colori sfumati,molti belli infine è stato plastificato accanto a ogni personaggio la foto dei bambini.Una storia inventata da noi che si chiama:"il bastone di Abramo"ha accompagnato tutta l'animazione.Ogni bambino ha letto una parte che riguarda il suo personaggio.E' la storia di un bastone che da Abramo viene consegnato a Isacco poi a Giacobbe così via. Il bastone che Giuseppe consegnerà a Gesù vero pastore guida di salvezza per tutto gli uomini:i vescovi hanno un bellissimo bastone pastorale sono i successori degli apostoli a loro spetta il compito di guida e pastori della chiesa.Questa storia è stata rilegata in un libretto con il disegni dei bambini che illustravano la storia e immagini di Giovanni Paolo II appoggiato" al bastone" della croce,e al muro del pianto di Gerusalemme quando depone una preghiera e si appoggia a un bastone.
Clicca qui per scaricare la storia.

L'idea è stata fornita da Diletta Gobbi Garavelli, ed è attiva dal 19/01/2010

7. Celebrazione Penitenziale drammatizzata
Il peccato spiegato come lo spegnere la luce della vita divina battesimale in noi e la Riconciliazione la riaccende.

Obiettivo: Far sì che i bambini della prima confessione o prima comunione capiscano che il peccato ci toglie il dono della vita divina ricevuta con il battesimo e che occorre confessarsi perché questa riviva.

Temi e valori: battesimo, peccato, riconciliazione, luce

asdf

Ambito pastorale: catechesi, liturgia

Destinatari: bambini, ragazzi

La Celebrazione Penitenziale può avere questi elementi plastici:

1. Prima dell'annuncio della parola i bambini ricordano il loro battesimo versando nel fonte battesimale una piccola quantità di acqua benedetta ed accendono al cero pasquale un lumino che reca il loro nome, e lo depongono sull'altare.

2. Dopo il Vangelo l'omelia inizia con alcuni gustosi e sintetici sketch (possono essere eseguiti dalle catechiste, o da giovani): ogni sketch mette in evidenza una situazione di peccato, e ad ogni sketch vengono spenti alcuni dei lumini accesi dai bambini, in maniera che al termine degli sketch siano tutti spenti. Ogni sketch dura una decina di secondi, e vanno presentati in stretta sequenza uno dopo l'altro.

Alcuni esempi di sketch:
- Un bambino gioca con il Nintendo, e sua mamma gli chiede di aiutarlo a preparare da mangiare, ma lui dice che ha da finire il gioco e non l'aiuta.
- Due bambini parlano di cosa fare, uno dice che è domenica e che va a Messa, ma l'altro lo convince ad andare con lui a fare le vasche al centro commerciale.
- Un ragazzo sta pregando, ed interrompe sistematicamente le preghiera per scrivere un messaggio, rispondere a un altro, mettersi le cuffie della musica, ecc.
- Due ragazzi iniziano a discutere e finiscono litigando.
- Due ragazzi che stanno chiaccherando fanno finta di non vedere una vecchietta che passa e che ha visibilmente bisogno d'aiuto
- Due amiche parlano delle loro prossime vacanze, e una delle due risolve di sistemare nel ricovero la sua mamma anziana per potersi fare le vacanze in Egitto.
- Un bambino timido viene preso in giro da due compagni di scuola.

3. L'omelia che segue prende spunto dagli sketch (oltre che dalle letture) per far notare come in conseguenza dei peccati si spegne la luce di Dio in noi, e bisogna riaccenderla. Come? con la Riconciliazione.

4. Dopo le confessioni individuali, ogni bambino esprime un ringraziamento e riaccende al cero pasquale il lumino con il suo nome. Il sacerdote può mettere in evidenza che la Riconciliazione ha fatto riaccendere in noi la luce di Dio che avevamo ricevuto nel battesimo.

L'idea è stata fornita da don Paolo Benvenuto, ed è attiva dal 11/05/2009

8. La fede di Maria
imparare dalla mamma

Obiettivo: far comprendere la grande fede che ha avuto Maria all'annuncio dell'Angelo e il grande amore.

Temi e valori: catechesi per bambini, imparare ad avere fede

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: bambini

Servono tante bende quante sono i bambini e una candela.
Si bendano tutti i bambini senza specificare che cosa accadrà successivamente. Si può, semplicemente, dire: "Adesso facciamo un gioco esperimento" e poi sollecitarli, per percepire che cosa provano, con delle domande, tipo: "Che cosa provate?" "che cosa vi aspettate?".Distrarli mentre si fa le domande con un rumore improvviso, poi chiedere: "Adesso che cosa provate?", "avete paura?". Poi chiedere "Avete fiducia in me?", "Siete pronti a seguire gli ordini che vi do?", "Non avete paura?". Poi prendendo per mano uno alla volta gli si fa fare un percorso, magari facendogli toccare qualcosa o facendogli sentire ancora qualche rumore improvviso e alla fine si siede da un'altra parte della stanza, dove attende, sempre bendato, l'arrivo dei suoi compagni. Quando tutti hanno fatto il percorso e tutti sono seduti si può chiedere ancora che cosa provano e che cosa si aspettano. A questo punto si legge la frase dell'Angelo: "Non temere, Maria! Tu hai trovato grazia presso Dio" e Maria rispose:"Eccomi, sono la serva del Signore. Dio faccia con me come Tu hai detto".
Sottolineare che forse anche Maria ha avuto timore di accettare l'invito di Dio perché non sapeva cosa sarebbe accaduto. A questo punto si accende la candela posta al centro e si tolgono le bende. E si dice: "Maria accolse la Parola di Dio nel suo cuore. E venne il giorno del Natale e Maria diede alla luce un Bimbo. Da allora la sua Luce rischiara e guida tutti coloro che la cercano e lasciano entrare con fiducia la sua parola nel loro cuore."
Si può adattare il gioco a seconda della propria fantasia lo scopo è, semplicemente, quello di sottolineare la grande fiducia nei confronti di Dio e se accetto di fidarmi posso scoprire una grande luce.

L'idea è stata fornita da Chiara A., ed è attiva dal 18/01/2008

9. Parabola del seminatore
rappresentazione plastica

Obiettivo: attirare l'attenzione dei ragazzi e incuriosirli e farli pensare

Temi e valori: ascolto, domande, parola di Dio, sequela

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: ragazzi, adolescenti, giovani

prendere una grossa scatola di cartone e suddividerla in 4 piani (che rappresentano i 4 terreni).

-il primo ripiano: (che rappresenta il seme che cade sulla strada e gli uccelli che lo divorano) riempirlo di cartacce. Con questo si è fatto capire che in questo terreno fanno parte gli uomini nei quali la parola seminata resta passiva, inerte, non riesce nemmeno a mettere radici; non per colpa della semina ma del terreno.

-il secondo ripiano: (il seme cadde nel terreno sassoso dove non c'era molta terra; subito germogliò, perchè il terreno non era profondo. Ma spuntato il sole, si bruciò e non avendo radici si bruciò) riempito di bicchieri di plastica per far capire che un bicchiere di plastica è leggero, non è resistente, un piccolo soffio cade, se lo si maneggia un pò di più si deforma si buca e quindi si usa e si getta... così sono questi secondi ascoltatori: persone che subito gioiscono e in fretta si abbattono e davanti ad una piccola difficoltà sono punto e a capo, come se il seme non abbia mai messo radici in loro.

-il terzo ripiano: (il seme cadde sulle spine e le spine crebbero e lo soffocarono) riempito con un mp3 , un telefonino, con dei giornali di moda, con un portafoglio (che rappresentava i soldi) e quindi il troppo lavoro, anche un quadretto con su scritto un nome (che rappresenta egocentrismo quindi noi al centro di tutto come un narciso e quindi l'egoismo ) per far capire loro che tutte queste cose ci distraggono nell'ascoltare e nel conoscere chi ci sta accanto, oppure non ci fanno capire quello che vale veramente nella vita e quindi la Parola del Signore soffoca perché è priva di spazio.
ma nello stesso tempo non significa che dobbiamo rifiutare le cose materiali, ma non dobbiamo farci ingabbiare da esse.

-mentre il quarto ripiano: (il seme cadde sulla terra buona e diede frutto) riempito con una Bibbia, con un tao, con un libro di madre Teresa, con un poster con su scritto "Dio è amore", con una scatolina e dentro le fedi nuziali, rappresenta il seme che cade e porta frutto; sono gli ascoltatori veri, che accolgono e mettono in pratica... sono I CRISTIANI autentici con parole e opere con esempi di vita quotidiana.

L'idea è stata fornita da Elsa, ed è attiva dal 27/11/2007

10. l'I-pode
Non bisogna tapparsi le orecchie quando il Signore ci parla

Obiettivo: per poter capire è necessario ascoltare

Temi e valori: ascolto, vocazione, volotà di Dio, parola, dialogo, comunicazione

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: ragazzi, adolescenti, giovani

Si mettono in cerchio i ragazzi e al centro si mettono una o due sedie. a turno, ogni ragazzo occuperà la sedia centrale, e gli verrà dato un lettore mp3 a tutto volume per cui non riuscirà a sentire nulla di quello che dicono i suoi compagni intorno. L'animatore dirà delle frasi, lunghe e difficili, che i ragazzi, a gesti, dovranno cercare di far capire ai loro compagni seduti. I ragazzi con il lettore sperimenteranno la difficoltà di capire le persone che si hanno di fronte quando si è distratti o occupati da altro (musica). I ragazzi che dovranno far capire le frasi ai compagni, invece, sperimenteranno la difficoltà del farsi ascoltare, e soprattutto capiranno quanto sia difficile l'approccio e la comunicazione con persone che non vogliono ascoltare.

L'idea è stata fornita da ida, ed è attiva dal 06/05/2007

11. Lo specchio dell'io
alla ricerca della nostra vera immagine

Obiettivo: prendere coscienza di come il peccato sfiguri il nostro vero volto

Temi e valori: penitenza, peccato, identità, vocazione, discernimento

asdf

Ambito pastorale: catechesi, liturgia, preghiera

Destinatari: ragazzi, adolescenti, giovani

Gesto in due momenti. Nel primo si chiede ai ragazzi quali colori possono rappresentare i peccati in cui più spesso incorrono e che li fa "brutti" ad esempio giallo per l'ira, nero per il pessimismo e così via. Dopodiché, con delle tinte lavabili con acqua, si macchia uno specchio con strisciate di colore. Nel secondo momento, ad esempio durante una penitenziale, si pone lo specchio al centro e si descrivono i colori (giallo.. ira) e si cancellano sino a rendere lo specchio in gradi di nuovamente riflettere il nostro vero volto. Assicurarsi che la vernice possa essere pulita in fretta....

L'idea è stata fornita da Luca, ed è attiva dal 19/12/2006

12. Una storia di Doni
"... Vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore...a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune ..."

Obiettivo: Far scoprire ai ragazzi le proprie qualità donate da Dio a beneficio loro e degli altri.

Temi e valori: battesimo, carismi

asdf

Ambito pastorale: catechesi

Destinatari: ragazzi

Le nostre qualità: - un cartellone con al centro i nomi di tutti ragazzi (colonna verticale) a destra ogni ragazzo ha scritto accanto al proprio nome le qualità che si riconosce, a sinistra gli altri hanno scritto le qualità che vedo in lui.
- scoperta dei doni "gratuiti" quelli che quotidianamente ci offrono i genitori. Ogni ragazzo ha costruito una piccola scatola ed i genitori all'interno hanno posto un biglietto con scritto cosa donano loro quotidianamente.
- L'Intervista. Divisi in piccoli gruppi (7/8) un rappresentate di ogni gruppo presente in Parrocchia si viene intervistato per conoscere: come ha scoperto il suo dono e come lo mette a disposizione degli altri (caritas,animatori liturgici, animatori dell'oratorio, diaconi,catechisti,gruppo teatrale).
- conclusioni con un incontro/dialogo coi ragazzi "la storia dei doni inizia dal Battesimo dove "Qualcuno" ha voluto mettere dentro di noi un piccolo seme, ci ha fatti suoi figli, ci ha donato di essere come Lui e parte di Lui. Il seme gettato può crescere grazie alla laboriosità delle mani, alla generosità del cuore, nutrendoci della sua Parola e attraverso l'Eucarestia"

L'idea è stata fornita da Manola Ferrarini, ed è attiva dal 20/03/2006