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TESTO La forza di Paolo e la fragilità di Pietro

don Michele Cerutti

Sabato della VII settimana di Pasqua (18/05/2024)

Vangelo: Gv 21,20-25 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 21,20-25

20Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». 21Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». 22Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». 23Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».

24Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. 25Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

Pietro che, dopo il tradimento era scappato, ora immerso nella misericordia di Dio, che lo cerca ancora, anche se immerso nelle sue titubanze, è esortato a rimettersi nella sequela.

L'apostolo ancora una volta è alla ricerca di sicurezze e rappresenta tutti noi che una volta chiamati da Dio alle nostre responsabilità sembriamo bambini che necessitano di essere accompagnati.

Una figura non distante da noi, ma molto più vicina di quanto pensiamo.
Tanta tenerezza esprime questa scena finale di Giovanni.

Tutti ci ritroviamo in Lui un poco spaventati, ma nello stesso tempo assicurati da Gesù a lasciare da parte paure e preoccupazioni e resi consapevoli che ognuno è responsabile davanti a Dio delle proprie azioni.

Paolo, invece, in questa scena finale, degli Atti, rappresenta l'uomo di Dio alla fine del proprio cammino temprato nella forza e che ora può donare a tutti quel coraggio che proviene dalla fede.

In mezzo ci siamo noi con le nostre preoccupazioni, ma anche con i nostri pigli decisi perché nulla abbiamo a temere se sostenuti da Gesù perché non c'è niente che ci separa dal suo amore.

Vieni Spirito Santo aiutaci ad avere la forza di Paolo, ma anche rendici capaci di essere consapevoli della fragilità di Pietro per non peccare di superbia davanti a te.

 

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