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TESTO Commento su Salmo 41 (42)

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della IV settimana di Pasqua - anno A (22/04/2024)

Brano biblico: Sal 41 e 42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 10,1-10

1«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. 2Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. 3Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. 4E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. 5Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». 6Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.

7Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. 8Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 10Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

Come vivere questa Parola?
Se siamo alla ricerca di un Dio che disseti la nostra anima, come cristiani, non possiamo rivolgerci che a Gesù, perché Lui è il pastore che ci conduce all'acqua per una salvezza totale che non esclude la nostra umanità. I Santi della Chiesa, che hanno vissuto radicati in Gesù, ci indicano il cammino da fare per entrare nel gregge ed uscire guidati dal pastore per andare ai corsi d'acqua e riposare in pascoli erbosi (cfr. Salmo 23).
Di certo in questo percorso non mancano difficoltà, ma se ci fidiamo ed affidiamo al Signore abbiamo la certezza di vedere il volto di Dio, come ha affermato Giobbe quando ha detto: «ora ti ho visto con i miei occhi» (cfr. Giobbe 42,5) Certo non con gli occhi del corpo ma con quelli dello spirito e questo ci invita a pregare e vivere con le parole di S. Teresa d'Avila.

Nulla mi turbi, nulla mi spaventi. Tutto passa, solo Dio non cambia. La pazienza ottiene tutto. Chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta!

La voce del Papa
Quanto è importante mantenere vivo questo desiderio, questo anelito ad incontrare il Signore e fare esperienza di Lui, del suo amore, della sua misericordia! Se viene a mancare la sete del Dio vivente, la fede rischia di diventare abitudinaria, rischia di spegnersi, come un fuoco che non viene ravvivato: rischia di diventare rancida, senza senso.
Parole del santo padre Francesco Basilica Vaticana sabato, 23 novembre 2013 rito dell'ammissione al catecumenato e incontro con i catecumeni a conclusione dell'anno della fede

Claudio Del Brocco -claudiodelbrocco@yahoo.it

 

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